
Una lucente lama di sole affina l'esaltante confine umano lievitando mistici sussulti linfa d’un accordo d’universo. Lui disadorno e stordito dietro un arido legno esalta un senno intemperante allineando l'obliquo sguardo su entroterra ruvidi sconfinati d’alito ascetico. Sfuriate inzuppate di crudezza marcano ascelle spente fuori di qualsiasi dogma musicante la sonorità d’una coltre nevosa imperante priva d’un puro vagito d’acqua @Silvia De Angelis