E mi chiedo chi sono

Mi prende, e mi sorprende,
questo mal di vivere
che all’improvviso sorge,
come una luna nera,
come un gorgo marino
che, dall’abisso viene
della coscienza franta,
che percuote, divora.

Non hanno pace i giorni
quando scorrono inversi,
né da pace la notte
che anche al sogno mi nega,
e mi ritrovo all’alba
sconosciuto allo specchio,
un’altra piega amara
a deturparmi il volto.

E mi chiedo chi sono.

Se coglier posso ancora,
nel viver quotidiano,
un brandello di vita,
un bagliore residuo,
un sorriso, un amore.

GPG (Giuseppe Pippo Guaragna)