NO ALLA BASE MILITARE DI COLTANO

Il movimento delle Sardine della Toscana si oppone in maniera netta alla creazione di una nuova base
militare nella zona di Coltano.
Questa scellerata decisione fa emergere un’errata scala di priorità in agenda della spesa pubblica; la
spesa infatti rientra nei piani del PNRR.

Ad oggi vediamo minacciati sia il patrimonio del parco di San Rossore entro il quale verrà costruita la
Struttura, sia le risorse finanziarie per altri settori ad oggi di fondamentale importanza, che richiedono
provvedimenti urgenti. Il riarmo italiano – l’aumento della spesa militare al 2% del PIL, la struttura
di Coltano e tanti altri esempi – deve essere sostituito da una coscienziosa attenzione alle strutture di
difesa nazionale, considerando tuttavia l’urgente priorità in merito alla sanità pubblica, l’istruzione e
la transizione ecologica.
Il movimento è lieto di vedere una consistente e pronta reazione alla minaccia della base a Coltano,
una spinta partita dalla denuncia da Diritti In Comune e amplificata dagli altri partiti quali Sinistra
Italiana e Sinistra Civica Ecologista, nonché da numerose associazioni del nostro territorio.

Alla luce del comunicato del Partito Democratico del comune di Pisa dei giorni scorsi, il movimento
chiede con forza al Presidente della Regione Toscana e al Presidente del Consiglio Regionale di
prendere una posizione contraria rispetto a questa opzione. Di fronte ad una riduzione della spesa
pubblica generalizzata, crediamo che qualsiasi realtà che si rispecchi nei valori della sinistra debba
contrastare la costruzione della nuova base a Coltano, affiancando concrete richieste di investimenti
in settori funzionali al progresso individuale e collettivo della nostra comunità.

Il movimento toscano delle 6000 Sardine lotterà in sinergia con le altre realtà sociali per fare in modo
che quello pisano sia un territorio di costruzione di pace e di dialogo.

6000 Sardine Toscana
6000 Sardine Pisa

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