DIO PADRE, DELL’AMORE E DELLA PIETA’, Noi tuoi misere creature proteggi dall’orrore della guerra il mondo, Carmelo Aliberti

Il 24 febbraio 2022 nei cieli d’Europa  esplosero  fiamme di guerra. Il vento dell’Est  scatenò sul pianeta uragani  di bombe,di armi di ogni genere,di carri armati  che ricorrevano per le vie scottanti  creature piangenti  che stringevano al petto come per proteggerle le proprie implumi creature. Fiumi di persone che tentavano di corsa di sottrarsi alla bufera dei proiettili che li perforavano il corpo e stramazzavano a terra in una pozze di sangue. Gli splendidi grattacieli che si ergevano al cielo scintillanti di luce crollavano come una valanga di macerie. Le urla degli uccisi riecheggiavano in ogni angolo del globo. Dopo 75 anni di pace goduta dall’Europa, Il mostro della guerra si scatenava  orribilmente ad uccidere fino allo sterminio chi con armi povere  difendeva il proprio diritto a vivere e progredire pacificamente. Da quel giorno riprendeva l’eterno cammino dell’esodo,la fluviale massa di fuggitivi dalle vampe della morte. Si tornava a  pregare nei templi e si teneva in mano il rosario per invocare la protezione divina,la cessazione del fuoco delle armi. I popoli liberi europei  accolsero tra le braccia i disperati in fuga senza sapere il porto del loro peregrinare. Furono milioni di esseri  contadini che si portarono nel cuore il bianco fumo del loro camino,ma all’orizzonte non si profilava alcuna speranza di pace. L’amore per la patria bombardata  fece risorgere nel cuore dei torturati il desiderio del ritorno per poter morire tra le macerie delle loro case. Il mondo sembrava impazzire,la feroce belva continuava a divorare e massacrare i propri fratelli e il buon Dio dall’alto orizzonte infinito si sentiva piangere vedendo sbranarsi vicendevolmente i propri. Si pensò alla fine del mondo, all’irrompere dell’Apocalisse finale. Gli uomini avevano perso cuore,sentimento ragione e fede. Invano si tentò la strategia dei colloqui di pace, I poeti cessarono di intrecciare armonici  versi di vita e di amore. Ogni  sussulto di pietà ora è morta,morta,morta per sempre. Ma ciò è veramente vero? Questa guerra è un’allucinazione o un gioco simile a quello che Il grande attore  Roberto Benigni intreccia con quel bambino,per cui assume comportamenti giullareschi per  non traumatizzarlo con il barbari spettacolo della guerra. A noi,miseri  e vuote conchiglie galleggianti sul fango della terra, avvolti nella cecità totale, non ci resta che, con gli occhi appannati,non ci resta che rivivere dentro di noi le sequenze del film benigniano e credere che “La vita è bella”. Solo questo ci resta fino a quando cannoni,carri armati,missili e droni , si dissolvano  e si inceneriscano nel buio infinito del nulla e i bambini possano tornare a uccellare nel giardino profumato della loro città.   ( Carmelo Aliberti)