Lo spettacolo fuori abbonamento che chiuderà la Stagione Teatrale di Casale Monferrato, dal titolo Polvere, andrà in scena giovedì 28 aprile in occasione della Giornata mondiale vittime amianto.

POLVERE

 

di Pierfrancesco Nacca

regia Giulia Paoletti

con Marina Lupo, Claudio Spadaro, Andrea Lintozzi, Pierfrancesco Nacca

scene Alessandro Chiti | musiche Marco Bruno | video mapping Paolo Passarelli

una produzione Accademia Perduta/Romagna Teatri

con il sostegno di CREST e Compagnia Cesare Giulio Viola

e con il patrocinio di Comitato Cittadini e Lavoratori Liberi e Pensanti

Spettacolo vincitore TRAC Puglia e Finalista In-Box 2020

 

 

C’è un mostro che dorme indisturbato, accovacciato su un fianco, imponente, sbuffa continuamente, di notte e di giorno. È un’ombra inafferrabile e inarrestabile, una mano nera che copre l’intera città di Taranto. Una piaga che accomuna il destino di molte famiglie. Ha nome di donna, probabilmente di origine etrusca: ILVA.

Polvere è il pretesto per raccontare dal punto di vista di una famiglia tarantina, gli effetti che la grande acciaieria provoca ai danni della città di Taranto e dei suoi abitanti. La famiglia Cataldo è composta da Mimmo, Marina e il figlio Piero, insieme vivono nel quartiere Tamburi a ridosso dell’impianto siderurgico. Mimmo lavora per l’acciaieria come operaio metalmeccanico specializzato, mentre Marina insegna nella scuola elementare Ugo De Carolis. Da qualche tempo Marina è in aspettativa perché ha riscontrato un carcinoma alla pleura (il tumore più diffuso nella città di Taranto). Piero, loro unico figlio, vive un rapporto conflittuale con il padre, ritenendolo il responsabile diretto della malattia della madre.

Questa triste vicenda viene smorzata dalla figura di un Ragazzino (Andrea Lintozzi), che non è altro che la proiezione di Mimmo da giovane, prima che diventasse uomo, lavoratore, marito, padre. Il Ragazzino apparirà quasi ex machina all’interno della storia facendoci gustare un’Italia del passato, una Taranto di una volta, prima dell’avvento del grande mostro (Italsider e poi ILVA), prima dei social network. Questo Ragazzino tornerà costantemente durante la storia come una boccata d’aria buona e sana.

POLVERE racconta la storia di una famiglia appesantita dal piombo, dal nichel, dalla diossina, dall’arsenico, dal benzopirene. Una famiglia che fondamentalmente si ama ma che è avvelenata e il veleno in circolo darà luogo ad uno scontro generazionale (tra padre e figlio) senza esclusione di colpi.