Presentati

Ciao, e grazie. Mi chiamo Andrea Riccardo Gasparoni, ho 33 anni e convivo con la mia ragazza a Montecchio Maggiore, un bellissimo comune di Vicenza.
Nella vita faccio il progettista meccanico, ma tolto il “colletto bianco” divento un nerd che ama scrivere storie fantasy. Molti trovano strana questa combo, tecnico-scrittore, ma io non credo, insomma, mio padre era un operaio (era perché è in pensione) ed è un pittore davvero bravo. Le passioni non sembra combaciano con il nostro quotidiano, ed è questo il bello della vita, la sua imprevedibilità.

 Come e quando ti sei avvicinato alla scrittura e perché scrivi.

Mi sono avvicinato a questo mondo molto tardi. Mi rispecchio molto in Elio Ricci; forse per questo ho trovato facile caratterizzarlo. Anch’io, come lui, sono dislessico, e diciamocelo, negli anni ’90 non era molto conosciuta la dislessia, per questo, alcune mie difficoltà venivano scambiate per poca voglia di fare. Ho scoperto di essere dislessico solo a diciassette anni, quando ormai avevo finito di studiare, o così pensavo. Nel 2010 sono tornato tra i banchi di scuola. Di sera però dato che di giorno lavoravo. Sono stati anni duri e colmi di sacrifici, ma almeno sono riuscito a diplomarmi, ma non solo. Grazie a questa esperienza ho incontrato un professore che è riuscito a trasmettermi la passione per la letteratura. Vi giuro, non l’avrei mai pensato. Il mio mondo era la play station, gli amici e lo sport. Da allora ho iniziato a divorare libri, e questi mi hanno aiutato ad allenare uno dei miei pochi pregi: la fantasia.
Ho sempre amato immaginare. Ho sempre inventato e raccontato storie.
Ho deciso nel 2017 di unire queste due cose – la passione appena nata e la fantasia – e ho iniziato a scrivere il mio primo fantasy: Il risveglio della Fenice.

Di quale genere fanno parte i tuoi romanzi? Ti è venuto spontaneo iniziare con quel genere? 

Scriviamo ciò che siamo, e io sono fantasy. Amo questo genere sin dalla mia prima infanzia, da quando ho scoperto La Storia Infinita.
Ho provato a scrivere altro, ma dopo due pagine mi sono accorto che stavo scrivendo un nuovo fantasy!

Dove prendi l’ispirazione?

Dal quotidiano, dalle mie esperienze. Dalle sensazioni che provo quando ascolto una canzone o quando cammino tra la natura.
Ho trovato ispirazione quando sono andato a visitare i teatro greco a Siracusa o quando i profumi delle colline Toscane.

Hai qualche buffa abitudine mentre scrivi? Qualcosa che ti caratterizzi e che fai abitualmente durante la stesura?

No, di buffo no. Amo ascoltare musiche celtiche e colonne sonore epiche.

Quando inizi un libro hai già la storia delineata in mente? Preferisci una bibbia? Scrivi di getto?

Cero di farmi una mappa mentale, almeno delle cose principali, ma non voglio delinearmi la storia. Amo rimanere sorpreso e farmi trascinare. Secondo me, strutturando la storia, rischi di non trasmettere l’emozioni.
Ma è un mio pensiero, magari è solo una mia impressione, quindi scrivo di getto. Poi rileggo il capitolo almeno tre volte.

Con i tuoi libri tendi a voler lanciare al lettore anche qualche messaggio particolare? Ti chiedo perché ogni autore lascia un po’ della sua anima nei suoi scritti, ma non sempre è esplicito.

Assolutamente. I libri sono vincoli potenti per trasmettere messaggi. Per esempio io cerco di trasmettere i valori che ritengo sacri.
Nella saga “Storie delle Terre Unite” si può percepire l’importanza di rispettare chiunque o qualunque cosa. Dalle persone alla nostra Terra. Poi il coraggio, e l’amicizia.
Il “Elio Ricci” ho voluto rimarcare l’importanza di non prendere in giro nessuno perché, anche se la vittima tace, magari dentro sta piangendo. L’inclusività, altro valore che si può percepire e a cui tengo particolarmente.

Trovi che la scrittura ti abbia cambiato?

Sì! MI ha arricchito. Non a livello monetario, questo è ovvio :D, ma come persona. Mi ha portato a essere più curioso, ad accettare critiche anche se pesanti. Mi ha insegnato ad apprezzare e a vivere ogni momento che vivo. Lo facevo anche prima, ma oggi lo faccio con lo scopo di trasmettere al lettore le emozioni che ho provato.
Sono diventato più critico. Ho imparato a utilizzare Photoshop, a crearmi un sito web e a gestire gruppi Facebook. Poi, grazie alla scrittura, ho conosciuto persone speciali, persone che condividono la mia passione.

Spiegami la sensazione che hai provato quando hai pubblicato il tuo primo libro e spendi qualche parola su di esso.

Ho pianto. Visto i miei trascorsi scolastici, mai avrei pensato di vedere il mio nome stampato sulla copertina di un libro. Mi sono sentito grande, realizzato per la prima volta. So che non è nulla di che, ma per me è stata una grande vittoria, la ribalta di anni di sofferenze scolastiche.
Quando ho tenuto per la prima volta in mano la mia copia de “Il Risveglio della Fenice” mi sono sentito un vincente. 

 Cosa consiglieresti a chi si avvicina alla scrittura?

Tre cose:
Scrivete e leggete tutti i giorni. Non importa quanto, anche dieci minuti, ma non fermatevi mai;
Viaggiate, visitate luoghi nuovi e concentratevi sull’emozioni che state provando. Non usate solo gli occhi, usate tutti i vostri sensi;
Non arrendetevi! Ci saranno giorni in cui riuscite a scrivere venti pagine, e giorni in cui fissate il vostro PC senza riuscire a dire nulla. Ci saranno giorni in cui riceverete complimenti, altri in cui vi faranno sentire inetti. Questo è normale, fa parte del gioco. Non vacillate, portate avanti la vostra passione a prescindere da tutto.
Comunque andrà sarà un successo perché state facendo quello che volete!

Cosa invece consiglieresti ai lettori? Io ad esempio di leggere anche i ringraziamenti…sono ricchi di soddisfazione…

Consiglio di non focalizzarsi solo sui nomi conosciuti. Ci sono davvero tanti autori italiani, autori esordienti che riescono a trascinarvi nello loro pagine con tale facilità che vi sembrerà impossibile. Fidatevi, non ve ne pentirete.
Poi lasciate una vostra recensione. Non deve essere bella, dev’essere sincera. Noi scrittori dobbiamo crescere e migliorarci, ed è solo con le vostre recensioni che capiamo dove stiamo sbagliando.

Quali sono le tue opere? Spendi una breve frase per ogni titolo, se vuoi puoi inserire anche il link di acquisto.

STORIE DELLE TERRE UNITE:
Il risveglio della Fenice: L’inizio di un viaggio epico; la scoperta di una verità.
https://pavedizioni.it/prodotto/il-risveglio-della-fenice

L’ombra del Drago: Colpi di scena 
https://www.amazon.it/Lombra-drago-Storie-delle-terre/dp/B09PMBSX3X/ref=tmm_pap_swatch_0?_encoding=UTF8&qid=&sr=

ELIO RICCI:
Elio Ricci e il mistero del Tatum: La vera forza della fantasia. 


 Hai qualche progetto futuro che potrei seguire e che vorresti annunciare a chi legge?

Attualmente sto terminando la stesura del secondo capitolo della saga di Elio Ricci, e l’ultimo capitolo della trilogia Storie delle Terre Unite che vedrà la luce nel dicembre 2022. Poi passerò al volume finale di Elio Ricci che conto di chiudere entro il 2023.
Chiusa anche questa saga, ho intenzione di fermarmi per studiare. Voglio fare un nuovo corso di scrittura creativa. Non lo so. Vedremo cosa succederà quando chiuderò queste due trilogie, nel frattempo scrivo!

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Intervista Andrea Riccardo Gasparoni Scrittore