Museo Gambarina. Alessandria: programma eventi MAGGIO 2022 AGGIORNAMENTO al 6 Maggio 2022


Martedì 3 ore 21,30conferenza del dr. Ferdinando Caputi, storico, archeologo, paletnologo, direttore nazionale CISREI sul tema: “Alessandria una città e una provincia Templare. I 15 Cavalieri che giurarono fedeltà a Guillaume de Beaujeu”. – Sala multimediale

Mercoledì 4 ore 18,oopresentazione del libro “Dichiarazioni d’amore” con l’autore Beppe Gambetta che dialogherà con Brunello Vescovi. Beppe Gambetta è un musicista e ambasciatore dell’arte che da più di 40 anni continua a stupirci per l’originalità dei suoi progetti nati tra le due sponde dell’atlantico – Sala multimediale

Dal 14 Maggio al 26 GiugnoInaugurazione mostra di reperti raccolti da Bruno Zama intitolata “Cento anni di riutilizzi bellici 1914-2014” –  Saletta del IV Stato.

Mercoledì 18 ore 17,45nell’ambito della rassegna “Storie alessandrine” –– presentazione del libro “Delitti grigio perla” di Angelo Marenzana – Sala multimediale

Domenica 22 ore 17,00concerto polifonico “Prof. In coro”: “Maggio, mese d’oro. Tace il vento, canta il coro” – Sala multimediale

Mercoledì 25 ore 17,45nell’ambito della rassegna “Storie alessandrine” –– presentazione del libro “Un angelo dagli occhi a mandorla” di Roberto Grenna – sala multimediale

Sabato 28 ore 17,oopresentazione del libro “La Capitagna e il Grifo” di Simonetta Gorzegno – L’autrice dialoga con l’architetto Gianni Cellè – Sala multimediale

Domenica 29“Alessandria in cartolina e poesia dialettale”: Curt e Usterei. Recita di poesie dialettali. A cura di Teseo Sassi e Rossella Mainetto. Proiezioni di immagini della vecchia Alessandria a cura di Tony Frisina

Lunedì 30 ore 21,15conferenza del dr. Ferdinando Caputi, storico, archeologo, paletnologo, direttore nazionale CISREI sul tema: “L’Afganistan nel ricordo di Alessandro Magno” – Sala multimediale

Fermo restando disposizioni governative che verranno emanate (gennaio 2022) PROMEMORIA – il DPCM 14 gennaio 2021 aveva consentito, ferme restando tutte le altre sospensioni già in precedenza previste, Il riavvio, dal 16 gennaio 2021, nelle Regioni caratterizzate da rischio moderato (zone gialle), dal lunedì al venerdì, del servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura , nonché delle mostre, sempre nel rispetto delle condizioni di sicurezza indicate. In seguito è intervenuto il DPCM 2 marzo 2021 che aveva previsto ulteriori riaperture nelle zone gialle e la possibilità di esenzione dall’applicazione delle misure limitative in specifiche parti del territorio nazionale nelle zone arancioni e rosse. In particolare, per le zone gialle il DPCM aveva previsto (artt. 14 e 15), a decorrere dal 27 marzo 2021: il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura , nonché delle mostre, il sabato e i giorni festivi, a condizione che l’ingresso fosse stato prenotato on line o telefonicamente con almeno un giorno di anticipo e sempre nel rispetto delle condizioni di sicurezza indicate; gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto, che dovevano essere svolti esclusivamente con posti a sedere preassegnati e a condizione che fosse comunque assicurato il rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro sia per il personale, sia per gli spettatori che non fossero abitualmente conviventi. La capienza consentita non poteva essere superiore al 25% di quella massima autorizzata e, comunque, il numero massimo di spettatori non poteva essere superiore a 400 per spettacoli all’aperto e a 200 per spettacoli in luoghi chiusi, per ogni singola sala. Le attività dovevano comunque svolgersi nel rispetto delle specifiche prescrizioni di cui agli allegati 26 e 27. A decorrere dal 3 marzo 2021, le misure limitative sopra indicate non si applicavano nelle zone bianche, ferma restando comunque l’applicazione delle misure anticontagio previste dallo stesso decreto, nonché dai protocolli e dalle linee guida allo stesso allegati concernenti il settore di riferimento o, in difetto, settori analoghi (art. 7). Nelle zone arancioni, invece, il DPCM aveva disposto che le mostre e i servizi di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura e gli spettacoli aperti al pubblico in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche, live-club e in altri locali o spazi anche all’aperto restavano sospesi, ad eccezione delle biblioteche dove i relativi servizi sono offerti su prenotazione, e degli archivi, fermo restando il rispetto delle misure di sicurezza. Tuttavia, con ordinanza del Ministro della salute, d’intesa con il Presidente della regione interessata, in ragione dell’andamento del rischio epidemiologico, poteva essere in ogni momento prevista, in relazione a specifiche parti del territorio regionale, l’esenzione dell’applicazione di tali previsioni. La stessa disciplina è stata prevista per le zone rosse (artt. 33, co. 2, 36, 38, co. 2, e 42).