Sul molo il vento soffia forte, di Sandro Penna, commento di ELENA DI GESUALDO

Sul molo il vento soffia forte. Gli occhi

Da Appunti di Sandro Penna ( 1949)

Sul molo il vento soffia forte. Gli occhi

Hanno un calmo spettacolo di luce.

Va una vela piegata, e nel silenzio

La guida un uomo quasi orizzontale.

Silenzioso vola dalla testa

Di un ragazzo un berretto, e tocca il mare

Come un pallone il cielo. Fiamma resta

Entro il freddo spettacolo di luce

La sua testa arruffata.

E’ una lirica descrittiva, un quadretto impressionistico: Penna delinea con minuziosa attenzione l’immagine di chi scorge tutti gli elementi di uno scorcio del paesaggio marino, e si lascia da questo meravigliare: il molo, che evoca stabilità e maestosità, è attraversato da forti raffiche di vento, quel vento che il velista conosce bene quando, piegandosi ‘quasi orizzontale’, cazza le vele nel silenzio e  fissa i propri occhi in un ‘calmo spettacolo di luce’. 

In questo scenario, dalla testa arruffata di un ragazzo vola il berretto, che tocca il mare come un pallone lanciato verso il cielo. La poesia esprime la gioia di vivere: la tinta luminosa, accennata al vs. 2, si manifesta con maggior vigore in chiusura, trasformandosi in “Fiamma”: i capelli biondi del giovane diventano espressione di calore, di forza e si configurano come l’albero della vita. ELENA DI GESUALDO