Apprendiamo con preoccupazione l’evolversi della situazione legata alle sorti dello stabilimento Pernigotti di Novi Ligure. Saltata la trattativa con la cremonese Witor’s, che, seppur con un impatto ridotto, sembrava essere la strada intrapresa per provare a salvare almeno parzialmente l’attività dello stabilimento novese, dalla proprietà turca è stata comunicata alle RSU la nomina di un nuovo Amministratore Delegato.

Una decisione assunta in modo inaspettato, che arriva a sorpresa in un momento molto delicato per i dipendenti, che vedono avvicinarsi minacciosamente la scadenza degli ammortizzatori sociali il prossimo 30 Giugno.

Ancora una volta, i fratelli Tokosz hanno chiesto di poter usufruire di un ulteriore anno di cassa integrazione per le maestranze alessandrine, nonostante tutti gli impegni presi per poter usufruire degli aiuti che giungeranno a breve in scadenza, siano stati disattesi in questi anni.

Ci uniamo alle dichiarazioni di preoccupazione di Tiziano Crocco, Segretario Provinciale UIL-UILA, che sottolinea come non possa continuare ad essere l’intera collettività a farsi carico di una situazione che la proprietà turca sta sfruttando senza investire e senza rispettare gli accordi presi col Ministero.

Confidiamo in una presa di posizione forte del Mise, affinché l’infinita storia legata alla Pernigotti possa vedere finalmente la fine di un lungo ed oscuro tunnel, a tutela di un marchio che rappresenta la storicità e l’eccellenza della produzione agroalimentare della zona, preservando il legame con il territorio e con la nostra Regione, e tutelando le ricadute socio economiche che lo stabilimento garantisce a Novi e dintorni.

Claudio Desirò

Segretario Regionale Buona Destra Piemonte