– Sa, una volta se ne incontravano di più autostoppisti, si vede che i tempi cambiano – afferma l’uomo seduto al voltante di un tir, sul rettilineo dell’autostrada. – Ancor meno donne … –
– La giovane donna seduta sul sedile a fianco gli rivolge lo sguardo.
– È di questa zona? – le chiede l’uomo.
– … diciamo di sì – risponde lei.
– Io sono Francesco. –
La giovane accenna un sorriso.
– Be’, lo so, non è un gran nome. –
– No, non è questo, e che mi suona molto familiare. –
– Capisco. Il suo nome? –
La giovane ha un attimo di esitazione.
– Be’, non è obbligata a dirmelo. –
– … Athena. Il mio nome è Athena. –
– Bello! È la prima volta che lo sento nominare. Da dove proviene? –
– È una divinità greca. –
– Infatti, sa di mitologia. Cos’è, una guerriera? –
– Esatto! –
– Interessante. Intende fare la guerra? – dice con tono ironico l’uomo.
– Sì, è proprio quello che intendo fare – risponde sulla stessa falsariga, Athena.
– Non vorrà incominciare adesso? –
– No, sono in un momento di relax. –
– Be’, la ringrazio. –
