L’Alessandria Jazz Club organizza come l’anno scorso un mini festival jazz ad Alessandria che si chiamerà JAZZAL 2022. Il festival è organizzato in collaborazione con il Comune di Alessandria Assessorato manifestazioni ed Eventi e con il sostegno della Fondazione CRAlessandria e della Fondazione CRT. Partner il Centro Congressi dell’Associazione Cultura e Sviluppo. Questo il programma:

24 giugno – Paolo Angeli – chitarra sarda preparata (jazz e tradizione sarda)

25 giugno Javier Girotto – sax soprano e Vincenzo Abbracciante – fisarmonica (ethno jazz)

26 giugno Ragotago quartet

Pepe Ragonese – tromba

Pancho Ragonese – tastiere

Ares Tavolazzi – basso e contrabbasso

Giovanni Giorgi – batteria

(composizioni originali).

I concerti si terranno all’aperto in piazza Vittorio Veneto davanti alla Biblioteca ad ingresso libero, in caso di maltempo nella sala congressi di Cultura e Sviluppo in piazza De André.

L’AJC organizza rassegne di concerti jazz in Alessandria dal 2002, quest’anno perciò ricorre il ventennale della fondazione del club. Dopo un primo periodo di grande facilità organizzativa, quando nella nostra città non mancavano sia strutture accoglienti ed efficaci, sia disponibilità economica da parte dei finanziatori, sono arrivati gli anni delle ristrettezze economiche, del dissesto e per finire della pandemia. Non è stato facile tenere duro dovendo affrontare la mancanza di spazi adeguati, infatti ci stiamo spostati più volte reinventando continuamente le nostre formule e cercando di sopperire con il volontariato alla penuria di fondi. Con tutto ciò siamo ancora qui a presentare un programma di alta qualità e tutt’altro che scontato.

Non c’è spazio per il facilmente prevedibile nel carnet delle nostre proposte. Paolo Angeli è un artista noto a livello internazionale, un chitarrista/compositore/inventore, che suonerà solo sul palco la chitarra sarda preparata, costruita da lui; lasciamo che si presenti con le sue parole:

“Il viaggio in solitario è quanto di più bello possa esistere. Ti confronti con la tua intimità, con il passare del tempo, con musiche che ti appartengono. In un certo modo non è molto diverso dal veleggiare tra diverse isole, tenendo conto delle onde, delle correnti e di tutti gli imprevisti che avvengono nelle esplorazioni sotto costa. Ogni volta cerco di spostare il margine di rischio con la consapevolezza che ad attendermi c’è la terra ferma. E lì affiorano le composizioni, isole da esplorare e abbandonare per continuare ad assaporare la bellezza della navigazione nell’immenso mondo della musica”

La seconda tappa del festival riguarda il duo Girotto-Abbracciante.

Nel suo viaggio a ritroso, dall’Argentina alla Puglia terra dei nonni, Javier Girotto deve aver ritrovato l’antica cartografia delle sue origini. Una mappa sentimentale che gli ha consentito probabilmente di ampliare i propri riferimenti culturali e di sovrapporli a quelli già acquisiti dalla sua terra natale. Una nostalgica esistenza sui generis, quindi, che non si abbandona agli struggimenti ma che cerca di tatuare immagini nuove sulla pelle dei ricordi, ottenendo così, com’è stato per altri versi con gli Aires Tango, degli ibridi anfibi, pronti ad adattarsi sia alle malinconie di Cordoba che alle terre pugliesi, vivendo con la stessa intensità emotiva entrambi i luoghi. Per questo viaggio ulteriore tra Argentina e Italia del Sud, Girotto si accompagna con Vince Abbracciante, uno dei più validi fisarmonicisti presenti sulla scena europea. Insieme, uno come ombra dell’altro, scelgono una musica profondamente “semplice”, non gravata da esigenze particolarmente moderniste, tenendosi anche ai margini del jazz per vivere un folk un po’ sornione, spesso leggibile con garbata ironia, dove si ascoltano suoni mediterranei, balcanici, echi di tango, improvvisazioni piene di fuoco e di salate malinconie.

Il festival si conclude con un quartetto che racchiude due generazioni del jazz, Il quartetto RAGOTAGO nasce da incontri avvenuti nel corso degli anni e da recenti collaborazioni in ambito jazz e pop tra i fratelli Ragonese e due colonne portanti della scena musicale nazionale, Ares Tavolazzi e Alfredo Golino, tutti spinti dalla voglia e dal divertimento nell’affrontare un repertorio originale attraverso il linguaggio jazzistico, ma senza tralasciare influenze diverse e coerenti con il percorso musicale variegato di ciascuno. Nel concerto di Alessandria Alfredo Golino, non disponibile per latri impegni sarà validamente sostituito da Giovanni Giorgi. Nel 2019 il gruppo ha registrato il suo primo album “-ismo”, è un album di dediche a persone importanti per i membri del gruppo e di racconti della loro vita, che con freschezza ed energia si snodano in un viaggio di suggestioni a volte classicamente jazz, altre volte più trasversali ed eteree, a tratti groovie. Il titolo stesso, “-ismo”, che si presta a infiniti accostamenti e interpretazioni, rappresenta scherzosamente la voglia dei musicisti di valicare i confini di generi ed etichette, alla ricerca di uno stile in continuo movimento.

Che cosa ci aspettiamo con questo festival?

Vogliamo attirare un pubblico curioso, desideroso di stupirsi e di vivere un’esperienza musicale fuori dagli schemi, ma per nulla astrusa ed elitaria. Vogliamo veder anche i giovani in piazza.

Piazza Vittorio Veneto ha le dimensioni giuste per creare un clima di attenzione e di coinvolgimento emotivo, contiamo di riempirla per tre sere di seguito.