Alessandria: Le considerazioni di Giancarlo Rapetti in Azione con Barosini Sindaco in merito alla disabilità:

DISABILITA’

PREMESSA
L’attuazione di quanto sarà esposto va affidata a esperti del settore e persone con specifiche competenze e conoscenze. Ritengo comunque che vadano evidenziate e puntualizzate come prioritarie una serie di problematiche in materia.
PIANO P.E.B.A.La Legge 41/1986 stabiliva che ogni comune definisse con il proprio ufficio competente un Piano Eliminazione Barriere Architettoniche della città. Occorre verificare lo stato di attuazione, inserire le norme adeguate nel piano regolatore. Non deve essere un mero controllo di marciapiedi, scivoli o altro ma un check completo delle strutture comunali o comunque di interesse sociale (in primis le scuole) per garantire accessi facilitati. Non dimenticando che le forme di inclusione non devono solo intercettare le disfunzioni motorie, ma anche quelle sensoriali. In particolare, nei servizi ed esercizi pubblici, compresi i taxi, deve obbligatoriamente essere consentito l’accesso ai cani guida per non vedenti.
APP CENSIMENTO BARRIEREIl censimento delle barriere architettoniche può far capo anche agli utenti, che devono poter segnalare ogni situazione discriminante. Il comune può acquisire le licenze di applicazioni da smartphone già esistenti (ne esistono prodotte da istituzioni pubbliche) da consegnare alle persone o ai loro tutori che ne abbiamo diritto per segnalare in maniera puntuale le situazioni da sanare. Questo consentirebbe di avere una mappa interattiva on line per definire le esigenze. 
SERVIZI TRASPORTO PUBBLICOIl parco mezzi del trasporto pubblico risponde scarsamente alle esigenze dei disabili. Corse poco frequenti con mezzi che non soddisfano a pieno i requisiti di accesso, sicurezza e confort. Più confortevole un servizio a chiamata in abbonamento con prezzi calmierati concordati con il Comune. Comunque, Per un agevole utilizzo da parte delle persone non vedenti, sui mezzi di trasporto pubblici deve sempre essere annunciato a voce il nome della fermata imminente.
SPORTELLO ACCESSIBILITA’Troppo spesso le persone che si rivolgono all’Amministrazione pubblica hanno troppi riferimenti (INPS, INAIL, ASL, Comune, ecc.). Per persone con limitazioni motorie o sensoriali questo diventa un elemento di ulteriore “barriera”. E’ utile avere un unico interlocutore cittadino che faccia da collettore di varie istanze e se ne faccia carico per dare risposte adeguate e tempestive. Sportello smart raggiungibile soprattutto online ma con presidio 7/7 almeno per orario ufficio.
TURISMO ACCESSIBILEAnche il turismo accessibile può essere un’opportunità. Un disabile per sua necessità porta con sé quasi sempre altre persone e quindi non è solo da intendere come turismo per lui ma soprattutto per tutto quello che si porta a corredo. Le strutture ricettive sono adeguate per questo tipo di turismo? Probabilmente si limitano a rispettare la legge (a volte con scappatoie discutibili) diventando non “interessanti” per sviluppare un tema di turismo accessibile. Innescare meccanismi di interazione da parte dei disability manager con le strutture comunali competenti per nuove costruzioni o ristrutturazioni che garantiscano questa nuova visione.
DOPO DI NOISi tratta di una iniziativa prevista dalla legge 22 giugno 2016, n. 112, rivolta alle persone con disabilità grave prive di sostegno familiare, attraverso il coinvolgimento del Terzo Settore.  Occorre che il Comune si faccia propositivo in sede di CISSACA (il consorzio socio assistenziale competente), per rendere il progetto effettivo e realizzato, nei limiti dei finanziamenti statali previsti.
CENSIMENTO EMERGENZEDurante una emergenza climatica (terremoti, alluvioni, ecc.) è necessario che la protezione civile sappia esattamente l’ubicazione di persone disabili o allettate. Questo per favorire una incisiva azione di soccorso. Diventa quindi necessario avere da parte della Protezione civile competente la mappa di queste locazioni. Questa mappatura potrebbe avvenire tramite le Associazioni o le ASL che possono segnalare le persone “a rischio”.
DEHORS ESTERNICon la pandemia sono state concesse molte agevolazioni per l’occupazione del suolo pubblico atte a garantire una maggiore disponibilità di locali agli esercenti. Iniziativa lodevole, non solo per sostenere bar e ristoranti, ma anche per l’effetto di coesione sociale. Non sempre questo si è conciliato con le egenze dei disabili dove gli spazi siano angusti e impediscano una corretta circolazione. Questo aspetto deve essere considerato nei criteri di concessione degli spazi.