VIE SILENZIOSE
Posted on by Giusi Caliri
Barcellona Pozzo di Gotto, 4 luglio 2022
Succede di trovarmi catapultata nella piccola casa di Barcellona per un motivo di cui avrei fatto volentieri a meno. Il Covid -19 ha deciso per me e per i miei figli, prendendosi, senza ritegno, la gioia e la libertà di godere un po’ di vacanze estive, dopo la fine dell’anno scolastico.
Per fortuna qualcosa d’inaspettato può sopraggiungere, cambiando umori e pensieri.
Stamattina, ancora insonnolita, mi siedo fuori a prendere un po’ di aria fresca, e, esplorando con lo sguardo i dintorni, mi soffermo su alcune piante di garofanini.
Immaginate, sul basso muretto di cemento che separa il giardino dal cortile, dei vasetti tondi e rettangolari riempiti con garofanini rossi screziati di bianco, viola, rosa e fucsia.
È un’emozione intensa, che mi traghetta fra i ricordi dell’infanzia: “to gnanu”[1] di Pozzo di Gotto dove abitava mia nonna Peppa. Lei, era così premurosa con i suoi garofanini, così allegri, colorati, profumati, che ci ficcavo il naso per sentire tutto il profumo. I fiori di mia nonna erano inconfondibili, di rara bellezza, con quel fucsia scuro, che sembrava velluto pregiato, dentro pentole vecchie, secchi, e qualche vaso di terracotta.
A distanza di tempo non sono riuscita più a trovarli con quel tocco di colore che li rendeva unici.
E adesso ritrovo i garofanini che avevo lasciato l’anno scorso in estate. Annaffiati, accuditi e rigogliosi.
È mio padre, che fa e disfa nel giardino, che richiederebbe più ordine, e manutenzione, però i fiori sono lì, profumati, e per quanto in questo momento il mio odorato sia in tilt, ci sono e mi aspettano.
Sono sentimenti che affondano nel profondo, sono parole che non portano più rancori, sono colori che ridanno gioia e pace…
ma soprattutto mi ricordano che l’amore vero, come quello di padre e figlia, non ha bisogno di parole, ma di vie silenziose che solo loro sanno, e percorrono insieme, mano nella mano, per sempre.
[1] Lo spiazzo esterno di una o più case
Da Il Diario di Giusi