carta carbonizzata innevava la strada lanterne sghembe ondeggiavano ebbre le finestre a inferriate della scuola di mattoni tenevano al sicuro in cantina quaranta bambini
le mura della città andavano in cenere di fronte alla scuola c’era un albero di gelso e un bambino nei bagliori dell’incendio si ingozzava la bocca di dolci more
la scuola in mattoni è bruciata per intero le inferriate tennero bene i quaranta presero fuoco come libri urlanti da ultime s’infiammarono le braccia protese
il bambino ha smesso di crescere – uno scemo qualsiasi – e mentre sulla cenere crescono le cipolle lui continua sotto l’albero di gelso
a ingozzarsi la bocca di dolci more.
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Deportate
le scavatrici di torba
vengono dai campi paludosi le loro teste rasate a zero ondeggiano nel crepuscolo come la collana di perle di una gigantessa
a piedi nudi le donne lasciano le impronte nella strada catramata
La cosa importante è di non smettere mai di interrogarsi. La curiosità esiste per ragioni proprie. Non si può fare a meno di provare riverenza quando si osservano i misteri dell'eternità, della vita, la meravigliosa struttura della realtà. Basta cercare ogni giorno di capire un po' il mistero. Non perdere mai una sacra curiosità. ( Albert Einstein )
Approfondimenti e documenti su attualità del Medio Oriente e Nord Africa. Conflitto Israele Palestina, Gerusalemme, Profughi Palestinesi, Libia, Egitto, Sahara Occidentale. Denominazione precedente del sito: Maktub
La cosa importante è di non smettere mai di interrogarsi. La curiosità esiste per ragioni proprie. Non si può fare a meno di provare riverenza quando si osservano i misteri dell'eternità, della vita, la meravigliosa struttura della realtà. Basta cercare ogni giorno di capire un po' il mistero. Non perdere mai una sacra curiosità. ( Albert Einstein )
Approfondimenti e documenti su attualità del Medio Oriente e Nord Africa. Conflitto Israele Palestina, Gerusalemme, Profughi Palestinesi, Libia, Egitto, Sahara Occidentale. Denominazione precedente del sito: Maktub
"A volte di coppie non si può parlare, ma d'amore sì, altre volte di coppie sì, ma non d'amore, ed è il caso più ordinario", p. 1386, R. Musil, 'L'uomo senza qualità'