ULTIMAMENTE SI LEGGE OVUNQUE CHE LA COMUNICAZIONE NEL MONDO DEL VINO NON E’ ADEGUATA O E’ COMUNQUE RETROGRADA.

PROPRIO QUESTA MATTINA LEGGENDO UNO DEI TANTI INTERVENTI SULLE PROBLEMATICHE CONNESSE COL COMUNICARE IL VINO, MI IMBATTO CASUALMENTE IN UN POST CHE ANNUNCIA LA SCOMPARSA DI PIERO ANGELA.

APPRENDO CON L’OVVIO RAMMARICO E SCONFORTO LA NOTIZIA, MA ISTINTIVAMENTE FACCIO UNA RIFLESSIONE ED UN COLLEGAMENTO: CI HA SALUTATI UN MAESTRO PIONIERE DELLA DIVULGAZIONE, ECCO, NEL MONDO DEL VINO BISOGNEREBBE SAPER TRASMETTERE CONTENUTI ED INFORMARE PROPRIO COME FACEVA PIERO ANGELA.

La capacità di Piero Angela di “distillare la complessità della scienza nella semplicità della narrazione” è indiscussa.

Lui esortava con garbo le persone all’apprendere quasi dicendo “provateci, ne vale la pena”.

Piero Angela è stato l’esempio del valore della cultura proposto con chiarezza e semplicità: lui non provocava complessi di inferiorità perché non si offriva come saccente, umiliando chi meno conosce, non si ergeva a maestro indiscusso di conoscenza, bensì si sforzava di rendere semplice e comprensibile per tutti ciò che semplice non è, traendo appagamento dal sapere che qualcuno per suo tramite fosse giunto a comprendere ciò che prima era oscuro.

Egli rappresenta un ideale che tutti devono sforzarsi di raggiungere: il suo era il metodo giusto per trasmettere conoscenza.

Questo è esattamente quello che si dovrebbe fare nel mondo del vino: abbandonare l’eccessivo linguaggio gergale, tecnico ed autoreferenziale fine a se stesso, comunicando col fine di condividere e farsi capire, fornendo a chi ascolta gli strumenti per poter capire: spiegando con semplicità i termini che si usano, provando a rendere più comprensibile il proprio linguaggio, semplificando in modo utile e corretto, ma anche “etico”.

Vi ricordate le spiegazioni dei complessi fenomeni scientifici elargiteci da Piero Angelo con l’ausilio di modellini ed oggetti per semplificarcene la comprensione? Ecco, questo per lui voleva dire essere chiari, ma interessanti ed avvincenti, spiegare mettendosi nei panni di chi ascolta, sollecitando l’interesse e l’amore verso l’argomento.

L’esigenza di comprendere e di essere compresi è un principio etico generale che si adatta perfettamente anche dove si usano i linguaggi specifici e così anche quando si parla di vino.

Il miglior modo per rendere omaggio al pionieristico giornalismo divulgativo di Piero Angela e quello di fare nostro il suo insegnamento anche nel comunicare il vino.