Alessandro Parronchi, “I giorni sensibili” 1941 (?). Recensione di Elvio Bombonato
Chi immaginava dovessi riconoscerti
in questi anni tardi
e prendere il tuo volto tra le mani
per accostarlo alle labbra?
Lo stillicidio delle ore
non lasciava intravedere aperture.
E invece eccoti accanto
vogliosa,
pronta ad abbandonarti senza veste
a chi da tanto per te delirava.
Alessandro Parronchi, “I giorni sensibili” 1941 (?)
Parronchi (Firenze 1914 – 2007), poeta oggi dimenticato, fu docente universitario di Storia dell’Arte, a Urbino e poi a Firenze, ove trascorse tutta la vita. Partecipò all’Ermetismo fiorentino, amico del gruppo, in particolare di Mario Luzi e di Carlo Betocchi. La poesia è dedicata alla ragazza che diventerà sua moglie.