La «Filastrocca del sole e dell’estate» di Mimmo Mòllica

 

La «Filastrocca del sole e dell’estate» di Mimmo Mòllica celebra il sole, simbolo delle belle giornate, il re più incontrastato dell’estate. La filastrocca trae spunto da un aforisma molto diffuso nel web e sui social, una frase attribuita a Dante Alighieri, sulla cui autenticità i dubbi si sprecano.

 

 

«Filastrocca del sole e dell’estate»

 

Tre cose ci ha donato il Paradiso,

le stelle, i fiori e i bimbi col sorriso,

sembrano poche e invece sono tante,

e poi c’è il sole, la stella raggiante.

 

Poi c’è l’estate con le vacanze e il mare,

le avventure e gli amici per giocare,

e le cicale che cantano già a sera,

col loro verso, per una notte intera.

 

E l’ombra che ci segue sempre accanto

e ci dà il fresco quando il caldo è tanto,

e l’acqua chiara da bere con le mani

lungo il ruscello, coi suoi suoni umani.

 

E poi la spiaggia, il sole sulla pelle,

la notte, con la luna e con le stelle;

il venticello rinfresca le serate,

e la chitarra, gli amici e le cantate.

 

Torna al mattino poi il sole spavaldo

che splende sempre, lui non ha mai caldo,

è il simbolo delle belle giornate,

il re più incontrastato dell’estate.

 

Mimmo Mòllica

 

 

Dammi tre parole: sole, estate, cuore

 

“Tre cose ci ha lasciato il paradiso: le stelle, i fiori e i bambini”. Circola sui siti di aforismi e sui social tale frase, attribuita a Dante Alighieri, sulla cui autenticità i dubbi si sprecano. La frase attribuita a Dante circola nel web da un decennio. Persino nel corso di trasmissioni televisive nazionali è stata citata e attribuita al Sommo Poeta, senza però indicare l’opera dalla quale sarebbe tratta.

La stessa frase (o quasi) viene riportata nel web in lingua inglese: “Three things remain with us from paradise: stars at night, flowers during the day and the eyes of children” (Tre cose ci rimangono del paradiso: le stelle di notte, i fiori di giorno e gli occhi dei bambini). Ma niente che possa ricondursi a Dante Alighieri, alla Divina Commedia, alle Epistole o ad altra sua opera.

E allora approfittiamo per ringraziare il Paradiso delle cose che ci ha lasciato, oltre alle tre citate: il sole raggiante, l’estate, il mare, gli amici, le cicale, l’ombra, il fresco e l’acqua del ruscello. E un cuore per amare. Approfittiamo per ringraziare il cielo e celebrare l’estate e il sole, simbolo delle belle giornate, il re più incontrastato dell’estate.

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Illustrazione di OpenClipart-Vectors da Pixabay