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In questo mondo virtuale si sta tutti qui, come sospesi, mentre la vita vera fuori scorre, con i problemi, di Bruno Mattu

In questo mondo virtuale è facile farsi amici, basta cliccare il tasto aggiungi in un profilo che per qualche motivo attira la nostra attenzione ed aspettare che la persona reale a cui quel profilo corrisponde, a sua volta clicchi il tasto conferma relativo alla richiesta di amicizia da noi fatta. Chi riceve la conferma per la richiesta inviata, generalmente ringrazia la persona che ha accettato la sua richiesta. Ci si saluta ogni tanto e se gli interessi comuni sono più vivi, si interagisce più spesso, a volte anche tutti i giorni, se le affinità sono elevate. 

Ognuno di noi vive nella vita reale e, quando può si affaccia in questo mondo vetrina pubblicando post e condividendo anche quelli degli altri che lo colpiscono e che accendono la sua curiosità.

Tutti siamo costretti a fare i conti con il limite dei 5.000 amici e, una volta che lo hai raggiunto non puoi aggiungerne altri, se non aspettando che qualcuno se ne va dal tuo elenco. I più determinati provvedono a buttare fuori un po’ di persone per inserirne altre, a seconda delle preferenze.

Però si sta tutti qui, come sospesi, mentre la vita vera fuori scorre, con i problemi, con le malattie.

Purtroppo la vita, più o meno all’improvviso, a volte si interrompe e i profili improvvisamente restano a testimoniare i dialoghi, le interazioni, le speranze, ma solo al passato. Molti amici, in realtà non ci sono più, ma si continua ogni tanto ad affacciarsi sui loro profili, per rileggere, con nostalgia tutta la preziosità che vi è contenuta, tutta la ricchezza umana che sapevano esprimere e di cui restano appena rade tracce.

Maurizio, Alfiero, Zio Dany, Federico, Enrico, Armando, Gennaro, Mimmo.

A volte si scopre dopo molto tempo che un amico non c’è più, prima ti sembra strano che non ti risponde, quando invece ti rispondeva ogni volta e poco a poco riesci a scoprire il significato vero di tutto quel silenzio…

A Mimmo:

“Sospesi”:

Sospesi in questo esistere

camminiamo lungo il filo,

trattenendo il fiato, sotto,

il vuoto ci accompagna ignoto.

Abbiamo con noi i respiri,

ma non sappiamo per quanto,

il Tempo ci cammina accanto,

consumandoci un poco alla volta.

Sorridiamo fugaci e aspettiamo,

curiosi di questo vivere,

che ci capita davanti,

ma sapendo di non trattenere

Nulla.

BM 29/08/2022

da:”Poesie spirituali”