SETTEMBRE AMBRATO

È fresco l’alito del vento,

al mattino,

che mi sfiora le palpebre

appena dischiuse

nel pigro mio risveglio

all’alba di fine estate.

Braccia di sole

e carezze di luce,

io sento vive

sulla pelle mia,

di terra e argilla

e profumo di boschi.

Sapienti mani divine

plasmano l’anima mia

e rinasco con te, mio sole,

nelle albe del tempo

sulla scìa luminosa

delle lucciole addormentate.

Io t’amo,

settembre mio ambrato,

con le tue cangianti sfumature,

d’autunno appena annunciato,

col tuo profumo d’uva,

che olezza nell’aria,

dolce, di miele cristallizzato

e vino primitivo.

Di te m’ubriaco,

amabile, corposo e vivo,

settembrile mio menestrello,

bevendo a piccoli sorsi

l’essenza tua

nel calice dolce e aspro

dell’amore.

E m’inebrio,

di gioia e d’estasi,

stordita

dal gusto effervescente

di mille bollicine

dell’incontenibile vita.

Teresa Tropiano©️

Foto di Giovanni Barnaba