“Aneris piccola sirena ribelle” è un libro avvincente tra mito, realtà e fantasia, capace di incuriosire grandi e piccoli. È una storia che fa riflettere su temi universali tra cui la libertà, la curiosità e l’ambiente. Uscito per la casa editrice L’Inedito da poche settimane, sarà ufficialmente presentato a breve. Il volume, di 106 pagine, è inserito nella collana Ethos Fabulae.
Descrizione: Aneris vive con la sua famiglia dentro Madre Conchiglia. Fa parte dei Sirenedi, un popolo minuscolo quanto i granelli di sabbia ed è una piccola sirena curiosa che sente forte il richiamo delle onde. Vorrebbe essere libera di esplorare il mare come le sue antenate ma non può a causa di una formula magica che le impedisce di uscire dalla madre conchiglia. Un giorno, dopo avere atteso per anni, Aneris si ribella e va dal Cavalluccio del Mare il quale la mette davanti a una scelta che cambierà per sempre la sua vita. La sirena Aneris vive le avventure del nostro tempo con quel pizzico di magia che ogni bambino e ogni bambina sogna. “Aneris, piccola sirena ribelle” è arricchita da canti poetici in siciliano. Le illustrazioni della fiaba sono quadri realizzati dall’artista con tecnica mista di fiberart ed elementi di riciclo, e fotografati da Davide Albegiani.
Link del libro sul sito L’Inedito:
https://lineditoletterario.com/…/aneris-la-sirena…/
Dall’Editoriale di Fabio Martini, editore de L’Inedito: “Aneris è una fiaba di una scrittrice siciliana – fortemente siciliana, tanto da avere nel libro parti proprio in dialetto – impegnata su più fronti dal punto di vista artistico e una verve caratteriale vulcanica. Aneris è un progetto che da libro diviene itinerante, quando l’autrice stessa, in spazi dedicati ai bambini e coadiuvata dalla presenza dal vivo delle sue opere, la troviamo animatrice essa stessa, e se vogliamo educatrice alla medesima fiaba qui narratta che, attraverso l’elemento della sirena, racconta l’evolversi nella crescita dell’essere umano, dalla conchiglia familiare, alla libertà come elemento naturale di fuga al richiamo esterno, in quel desiderio altrettanto naturale del distacco dal grembo protettivo di casa e patria.”
Di seguito la pagina che l’autrice dedica al libro: