Regà, tranquilli.

Respirate.

La democrazia è questa cosa qui, e non si può esserne fan solo quando il vento volge a favore.

Poi, certo, fa specie pure a me che ora al potere andranno proprio coloro che si ispirano – dichiaratamente o meno – a personaggi per i quali la democrazia era il più grande nemico.

A ogni modo: è giusto così.

Soprattutto, però, ricordatevi una cosa: a chiacchiere son tutti buoni. E questi è anni che chiacchierano e basta. Quindi ora avranno finalmente la loro limpida occasione per dimostrare al Paese quanto sono bravi e preparati e competenti.

Ora che dovranno compiere scelte specifiche, assumersi responsabilità precise, prendere decisioni complesse, cercare di non affossare definitivamente l’economia e di non isolarci del tutto dall’Europa, impedire il ritorno di una pandemia, sostenere sanità e scuola e lavoro, dialogare con i sindacati e i professionisti e gli imprenditori, mitigare la svalutazione di salari e stipendi, contrastare l’inflazione, solo per dire le prime cose, vedremo che faranno.

Certo, ci aspettano tempi assai difficili, sarebbe sciocco nasconderselo. Soprattutto per le minoranze, di ogni categoria o genere o colore, per i diritti civili e per le persone più fragili ed esposte, alle quali dovremo stare ancora più vicini, pronti a proteggerle, perché proteggendo i loro diritti tuteliamo anche i nostri.

Però è proprio in momenti come questo che bisogna cercare di mantenere calma e lucidità, contare sulle proprie risorse, affinare voglia e capacità e ricominciare a lavorare da subito, pronti a rilanciare alla prima occasione.

Perciò lasciateli esultare, lasciateli ridere, non cedete alle provocazioni.

Tornerà il tempo, fidatevi.

Fino ad allora: teniamoci stretti, teniamoci insieme.

Stavolta sul serio.