Gaio Valerio Catullo ( Verona, 84 a.C. – Roma, 54 a.C.) è stato un poeta romano. Il poeta è noto per l’intensità delle passioni amorose espresse, per la prima volta nella letteratura latina, nel suo Catulli Veronensis Liber, in cui l’amore ha una parte preponderante, sia nei componimenti più leggeri che negli epilli ispirati alla poesia di Callimaco e degli Alessandrini in generale.Gaio Valerio Catullo proveniva da un’agiata famiglia latina che aveva contribuito a fondare la città di Verona, nella Gallia Cisalpina; A Catullo fu data un’educazione severa e rigorosa, come in uso all’epoca nelle buona famiglie. Morì alla giovane età di trent’anni. Durante il suo soggiorno prolungato a Roma ebbe una relazione travagliata con la sorella del tribuno Clodio, tale Clodia.Clodia viene cantata nei carmi con lo pseudonimo letterario “Lesbia”. Lesbia, che aveva una decina d’anni più di Catullo, viene descritta dal suo amante non solo graziosa, ma anche colta, intelligente e spregiudicata. La loro relazione, comunque, alternava periodi di litigi e di riappacificazioni.Da alcuni suoi carmi emerge, inoltre, che il poeta ebbe anche un’altra relazione, omosessuale, con un giovinetto romano di nome Giovenzio. 
Catullo è per noi uno dei più noti rappresentanti della scuola dei neòteroi, poetae novi, (cioè “poeti nuovi”), Catullo, infatti, non descrive le gesta degli antichi eroi o degli dei, ma si concentra su episodi semplici e quotidiani. La sua lirica dà, per la prima volta, voce all’individualità di una persona è al suo sentimento. Le passioni sono espresse in maniera vigorosa e immediata, con sincerità ingenua o duro realismo. La spontaneità delle poesie d’amore e passione di Catullo non trova eguali nella letteratura latina, così come non ci sono altri casi di amore sentito con una valenza etica così personale. Ha composto centosedici carmi per un totale di duemilatrecento versi pubblicati in un’opera unica, il “Liber”, che fu dedicata a Cornelio Nepote. Quindi il tema principale di tutti i componimenti di Catullo è l’amore per Lesbia/Clodia. Solo i carmina docta sono un’eccezione a questa regola, occupandosi di temi più impegnati. L’amore,  è un tema talmente caro a Catullo che egli, pur di sviscerarlo, rinuncia anche a tematiche più impegnative, quelle di carattere politico e sociale.
Le sue liriche ebbero da subito un grande successo, nonostante l’opinione di Cicerone, e influenzarono non solo i poeti elegiaci dell’età augustea (Tibullo, Ovidio, Properzio) ma anche Orazio e Virgilio. Le opere di Catullo trovano diversi richiami nella cultura italiana a partire da Petrarca e gli umanisti fino a Foscolo,

NAPOLI

Nel carme 5 è espresso il trionfo dell’amore tra Catullo e Lesbia; anzi, nell’ordinamento dell’opera, è questo il primo componimento che celebra la forza delle passioni in maniera spensierata e gioiosa. Il numero dei baci che Catullo desidera dare e ricevere da Lesbia (1000 e poi 100 e poi ancora 1000 e ancora 100) alla fine è talmente alto da perdere il conto agli amanti che non possono fare a meno di ricevere la benevolenza da chi vuol loro male.Catullo sa benissimo quanto è breve la vita e non ha intenzione di sprecarne un solo momento a dar conto alle dicerie dei malpensanti.

– Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo

Viviamo, mia Lesbia, ed amiamo,
e ogni mormorio perfido dei vecchi
valga per noi la più vile moneta.
Il giorno può morire e poi risorgere,
ma quando muore il nostro breve giorno,
una notte infinita dormiremo.
Tu dammi mille baci, e quindi cento,
poi dammene altri mille, e quindi cento,
quindi mille continui, e quindi cento.
E quando poi saranno mille e mille,
nasconderemo il loro vero numero,
che non getti il malocchio l’invidioso
per un numero di baci così alto.

*Versi famosi, sussurrati da labbra innamorate, al culmine della passione… Cento, mille baci, mai troppi per chi arde d’amore da fare invidia al mondo intero, ben lo sapeva l’antico poeta che molto ha amato e molto ha cantato in uno stile meravigliosamente moderno. I baci non sono mai abbastanza…