Casale Monferrato

Negli ultimi mesi la nostra città è stata coinvolta da molti incidenti stradali, tre dei quali hanno purtroppo provocato altrettante vittime: Roncaglia a giugno, Casale Popolo a luglio, Zona Industriale verso Valenza a settembre.

Proprio Roncaglia e Casale Popolo, già nel 2015 dopo studi e monitoraggi, erano state riconosciute come le zone con maggiori criticità (in primis velocità medie elevate) ed erano diventate oggetto di installazione dei dissuasori Velo Ok che hanno prodotto buoni risultati ma negli anni a seguire non sono mai stati integrati dei moduli di rilevazione delle infrazioni e che quindi, nel frattempo, hanno perso l’effetto deterrente. 

I Velo Ok sono stati rimossi nella primavera di quest’anno e puntualmente questa rimozione è stata interpretata come un liberi tutti. Perché allora non sono state studiate soluzioni alternative ai problemi riscontrati nel 2015?

Eppure non mancano le buone pratiche dalle quali attingere. Tra queste è possibile citare il rapporto “Migliori pratiche in sicurezza stradale” promosso dalla Commissione Europea (www.aulss3.veneto.it/index.cfm?method=mys.apridoc&iddoc=10176): include anche interventi economicamente sostenibili (bande rumorose, rotonde, zone 60…), senza rivolgersi immediatamente a punitivi, ma a volte necessari, autovelox fissi.

Come recita il documento redatto dall’IRES Piemonte “Sicurezza stradale. Elementi per la formulazione di nuove politiche” (www.dors.it/documentazione/testo/201911/occelli2019.pdf), “gli incidenti sono errori dell’intero sistema. Tutte le componenti, umana, tecnologica, infrastrutturale e di contesto sono coinvolte: e concorrono a determinare la gravità di una situazione incidentale.”