Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava – Social Media Manager

Marco Tarda

“TI PRENDO E TI PORTO VIA”
DI NICCOLÒ AMMANITI
(EINAUDI)

A volte capita il colpo di fortuna, cioè prendere un libro a caso di uno scrittore che non conosci solo perché devi fare numero per raggiungere il magico prezzo promozionale di 9,90.

“Nove novanta”, quasi quasi registro un vocale e lo mando in loop, dolce musica per le mie orecchie, e gioire di coito mentale quasi come stessi ascoltando il doppio live “Pulse” dei Pink Floyd ( basta bestemmiare).

Ma capita anche che il titolo di un libro ti catturi e ti metta il lucchetto..

“Ti prendo e ti porto via”, ed effettivamente a posteriori dovrei prendere questo titolo come un avviso all’ignaro lettore. Infatti con questo romanzo Niccolò Ammaniti mi ha portato letteralmente via, dentro un mondo dove ancora si usa la Lira, un borgo sperduto tra Lazio e Toscana, dove sfrecciano Uno Turbo, Ciao della Piaggio ma anche biciclette in mano a ragazzini infervorati da coscienze con la voce di Fausto Coppi.

Un mondo popolato da personaggi certamente umani, ma strambi, molto spesso deboli, coscientemente e non, ma soprattutto ben delineati psicologicamente: il giovane Moroni costantemente bullizzato, la Prof. Palmieri chiusa nel suo mondo ovattato ma pronta a sbocciare da un momento all’ altro come ad appassire in un lampo e il latin-lover Graziano Biglia, che come Michael J. Fox in “Ritorno al Futuro” sembra essersi tele-trasportato da universi fatti di discoteche, brillantina e febbre del sabato sera.

Ho citato non casualmente i 3 personaggi che più mi hanno colpito nelle loro gesta iperboliche durante il processo narrativo, che scorre via velocissimo: oltre 500 pagine da inghiottire tutte di un fiato, perché Ammaniti è un autentico maestro nel creare un multi-strato dove le vicende personali dei protagonisti scivolano, si incrociano… si allontanano e si avvicinano come una fisarmonica e il lettore in tutto questo viene appassionato e avvolto, tra suspense, speranza, rabbia e morbosità.

Quindi una pagina tira l’altra, il circo piano piano si arricchisce di attrazioni e gesta funamboliche, sia nel bene che nel male sino a quando nel finale si capisce ogni comportamento umano ha un perché, anche quello piu incomprensibile, soprattutto quando è la nostra voglia di affrancarci ed essere liberi a spingerci in silenzio.

Un libro tira l’altro ovvero il passaparola dei libri