Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava – Social Media Manager – https://alessandria.today/

Dalle parole ai fatti.

Oggi si terrà a Riad il secondo tavolo di discussione tra #Unioneeuropea e #ArabiaSaudita incentrato sui #DirittiUmani. Nonostante gli impegni presi dalle autorità saudite, nel 2022 è stata riscontrata una recrudescenza su molti, troppi fronti, dall’aumento delle condanne a morte, anche di minori, alla loro esecuzione (quasi il doppio del 2021); dall’’inasprimento delle condanne delle attiviste in prima linea per la difesa dei Diritti delle donne (con condanne superiori 45 anni di detenzione) al divieto di espatrio per le loro famiglie con l’obiettivo di imbavagliare le voci di dissenso oltre che in Arabia Saudita anche all’estero.

A queste negazioni dei #Diritti civili e umani si aggiungono le continue violazioni della libertà d’espressione, processi senza garanzie difensive, l’uso sistemico della tortura e di altri maltrattamenti contro i detenuti politici e le condizioni inumane dei lavoratori stranieri. Le priorità da porre nuovamente sul tavolo con fermezza sono tantissime, tra cui l’abolizione della pena di morte, la firma e la ratifica dei trattati e delle convenzioni internazionali sui diritti umani, la riforma della legislazione sul lavoro, la scarcerazione dei difensori dei Diritti umani detenuti senza processo.

Il dialogo deve essere sempre costruttivo, ma i paesi dell’Unione europea ora devono parlare con una sola, autorevole, voce per esercitare la necessaria pressione per arrivare a cambiamenti sostanziali in direzione di una minima umanità.

L’impunità per i responsabili sauditi delle violazioni dei Diritti umani e civili deve finire.