Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava 

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Dalla pagina Facebook di Ivaldi Sergio

di Lella Sotgiu

Alessandria la ami se ci sei nato, come me nel “secolo scorso” e ce l’hai nel DNA da più di 50 anni!

É una città strana. Una città di provincia, un po’ burbera, a misura d’uomo, dove tutti sanno tutto di tutti.

Una città dove, dicono i nostri giovani, “non c’è niente”! In effetti offre un po’ pochino: un centro storico che in settimana é desolante, l’economia alle strette, il Teatro Comunale ancora KO, pochi locali dove trovarsi e divertirsi….poco di tutto! Anche poca voglia di rimboccarsi le maniche, di rischiare in progetti, più facile andare via!

Eppure io amo questa città.

Questa città che i fiumi abbracciano con le loro acque. Questa città che i fiumi spaventano con le loro piene. Questa città che va a “vighi ‘l Tani che l’è gross” e sta sveglia tutta la notte. Questa città che merita più rispetto da parte dei suoi cittadini, tutti, nessuno escluso. Questa città dove la critica e la polemica la fanno spesso da padrone. Questa città dove “tutti al Mocca a vedere i Grigi”! Questa è la città dei rabaton, degli agnolotti, dei baci di Gallina, dei cannoli di Zoccola e quante altre squisitezze che non elenco! Questa è la città del platano di Napoleone, della Battaglia di Marengo, della Cittadella, di Gagliaudo e Federico Barbarossa.

Questa è la mia città. Son “mandrogna” e me ne vanto!