Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava 

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Il dato emerge dall’indagine Coldiretti/Censis, +13,3 rispetto a novembre 2021

Inflazione: caro prezzi svuota carrello spesa per 47% delle famiglie alessandrine

Rinunce differenziate secondo logica di “food social gap”. Meglio valorizzare prodotti locali

L’inflazione svuota le tavole del 47% delle famiglie alessandrine, costrette a tagliare le quantità di cibo acquistato a causa dei rincari nel carrello della spesa. E’ quanto emerge dall’indagine Coldiretti/Censis in merito ai nuovi dati Istat sull’inflazione a novembre 2022 che vedono una crescita del 13,3% per i beni alimentari rispetto allo stesso mese dell’anno precedente. 

“Se si considera la fascia di popolazione a basso reddito, la percentuale di chi riduce la quantità del cibo sale addirittura al 60%. Accanto a chi è stato costretto a mettere meno prodotti nel carrello per far quadrare i bilanci familiari, c’è poi un 37% di alessandrini che preferisce risparmiare sulla qualità, il 46% nel caso dei bassi redditi – Le rinunce  sono dunque, socialmente differenziate secondo una logica di “food social gap” con gli adulti e i giovani che tagliano molto più degli anziani, e i bassi redditi più che i benestanti. Oltre sei alessandrini su dieci, tra coloro che tagliano gli acquisti, sono convinti che questa situazione durerà almeno per tutto il 2023”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco.

Nella classifica dei prodotti più colpiti dalla scure dei consumatori ci sono al primo posto gli alcolici ai quali sono stati costretti a dire addio, del tutto o anche solo parzialmente, il 44% degli italiani. Al secondo posto i dolci che vengono tagliati in quantità dal 44%, mentre al terzo ci sono i salumi ai quali ha rinunciato il 38,7% dei cittadini, subito davanti al pesce (38%) e alla carne (37%). E il carovita porta addirittura a ridurre gli acquisti di alimenti per bambini, con il 31% di persone che ne acquista di meno. In situazione di difficoltà i meno colpiti sono alcuni prodotti base della dieta mediterranea come frutta (tagliata del 16% dei consumatori), verdura (dal 12%) e pasta (dall’11%).

“Le strategie di risparmio si applicano soprattutto al momento di fare la spesa, con l’81% degli alessandrini che ha preso l’abitudine di fare una lista ponderata degli acquisti da effettuare per mettere sotto controllo le spese d’impulso, evitando di farsi guidare troppo dalla molteplicità di stimoli che sono attivati nei punti vendita. E cambiano anche i luoghi della spesa con il 72% degli alessandrini che si reca e fa acquisti nei discount, mentre l’83% punta su prodotti in offerta, in promozione – ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. Ai consumatori consigliamo di scegliere e di valorizzare i prodotti locali che si possono trovare nei mercati di Campagna Amica, presenti in modo capillare su tutto il territorio alessandrino con un’ampia possibilità di scelta anche in questi giorni che precedono il Natale proprio per venire incontro alle esigenze di chi deve organizzarsi per cucinare o andare a caccia di regali”.