Alessandria, pubblicato da Pier Carlo Lava 

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ANALISI RAGIONATA DEI SAGGI CRITICI RIGUARDO WANDA LOMBARDI

A cura di Enzo Concardi

Recensione di Floriano Romboli

Una tendenza recente della critica letteraria ha inteso proporre un nuovo approccio ai testi fondato sulla rilevanza metodologica e interpretativa dei commenti che nel tempo questi ultimi hanno suscitato. In base a tale orientamento – definito presto “estetica della ricezione” – un lavoro d’arte è di certo considerato nella sua integrità filologica e nell’interna organizzazione strutturale-ideativa, ma il suo autentico significato, l’effettivo valore estetico e conoscitivo vengono individuati attraverso il processo di interazione con la reazione intellettuale-morale della propria epoca e di quelle successive, animate da un mobile “orizzonte di attesa” (la definizione risale alla nota prolusione tenuta nel 1967 dallo studioso tedesco Hans Robert Jauss (1921-1997) all’Università di Costanza), che interroga l’opera e ne esplicita lo spessore storico-culturale, essendone a sua volta stimolato e altresì in prospettiva modificato, in un continuo apporto reciproco, in una fondamentale relazione dialettica. In altre parole la poesia afferma il suo vero, integrale “senso” nella coscienza delle comunità dei lettori diacronicamente succedentisi; e forse richiamandosi a siffatta problematica d’ordine teorico la Casa Editrice Miano e il suo fondatore hanno voluto realizzare dei volumi che raccolgano buona parte dei contributi critici sulla produzione dei poeti, affinché non vadano disperse le varie, importanti tracce di un primo “orizzonte d’attesa”, come questo libro sulle raccolte di versi di Wanda Lombardi, curato con la perspicacia e la diligenza consuete da Enzo Concardi.

Il critico milanese dispone il vasto materiale per temi, a partire dalle riflessioni di varî interpreti circa la visione poetica complessiva dell’autrice, i contenuti primarî delle sue sillogi, iniziando con quell’idea dell’esperienza lirica quale “viaggio esistenziale”, ove “la dimensione introspettiva permette di entrare nel vivo del dialogo con il lettore”, stando alle parole di Giuseppe Manitta stilate riguardo al volume Nel silenzio (2002): si tratta di un atteggiamento di cui la prefatrice Monica Rubino ha chiarito gli aspetti contraddittorî, i chiaroscuri, finanche le dicotomie, prefigurando lucidamente le direttrici di sviluppo secondo le quali la scrittrice avrebbe operato nelle opere successive.

È infatti proprio del discorso lirico della Lombardi conferire valenza universale a situazioni personali elaborate e rese con coinvolgente intensità, soprattutto quelle ispirate ad amaro pessimismo.

Il libro accoglie pure un’antologia di poesie: volendo al proposito esemplificare, cito dal componimento Frammenti, che si legge in Voci dell’anima (2016): “Tutto parea eterno allora / ma improvviso un lampo / ferì sinistro il cielo (…) / Nel grembo immersa / di un crudo affanno / alzo l’amaro calice / della mia nera solitudine”. I miei corsivi hanno un duplice scopo: per un verso sottolineare il fatto che la poetessa nella sua ampia produzione non cede mai allo sconforto (decisivo in questo senso, come ha posto in risalto Rossella Cerniglia, è il motivo antagonistico di natura fideistico-religiosa); per l’altro evidenziare i frequenti tratti aulici del lessico e dello stile, d’altronde vivacizzati dal ricorso a livelli linguistico-espressivi tipici dell’attualità e della colloquialità dei quali si occupa lo stesso Concardi.

Più specificamente il tema del tempo è illustrato diffusamente, nel contesto di lavori come Il senso della vita (2019) e Volo nell’arte (2021), da parecchi lettori attenti (Marcella Mellea, Carlo Onorato, Fabio Amato, Alfonso Angrisani, Francesca Luzzio, Guido Miano, Nazario Pardini, Gabriella Veschi, Marco Zelioli, Mario Santoro e, se è consentito, anche chi scrive) e segnalato inoltre quale polo di aggregazione di altri spunti collegati per affinità: il nesso passato/presente, gli affetti profondi, i ricordi consolanti (“Nella dolce quiete delle sera / lo sguardo perso nell’immenso cielo, / ho frugato nel baule dei ricordi”, Ricordi, in Sensazioni (2001), corsivo mio) e le vive preoccupazioni pedagogiche di chi ha trascorso tanti anni come docente nella scuola media superiore e si sente pertanto fortemente interessata alle sorti future delle giovani generazioni.

Coerentemente con i progetti critico-editoriali della Casa Editrice Guido Miano non mancano in conclusione comparazioni fra la poesia di Wanda Lombardi e quella di differenti autori stranieri, nonché parallelismi con l’opera di pittori, scultori, musicisti.

Floriano Romboli

Enzo Concardi (a cura di), Analisi ragionata dei saggi critici riguardo Wanda Lombardi, Guido Miano Editore, Milano 2022, pp. 84, isbn 978-88-31497-48-0, mianoposta@gmail.com.