Fuori dai vetri
foglie di un novembre avanzato
falde feltri inzuppati di pioggia
vanno sostano vanno.
E noi indifferenti
assenti
sul divano del Portnoy – a Milano –
fra spirali d’assopite memorie –
sorde le note d’un pianoforte stonato –
intrecciano a filacce di fumo
cascami
metafore assurde di ieri.

DELFINA PROVENZALI, Menhir, Ed. Archivi del ‘900, Milano 2004.

Poesia di 12 versi, una sola rima avanzato/stonato; ho contato 1 quinario, 5 endecasillabi, 1 ottonario, 1 settenario, 2 ternari, 1 doppio settenario, 1 novenario. Delfina Provenzali descrive un novembre piovoso – le tese dei cappelli sono inzuppate di pioggia – a Milano. Compare un ‘noi’, indifferenti, assenti, seduti sul divano di un bar, mentre tornano ricordi assopiti, accompagnati dalle note di un pianoforte stonato, che si intrecciano a vecchi fili consunti e inconsistenti, residui che diventano metafore insensate della nostra vita passata.