Olio su tela di Gianna Binda, la Rinascita, simbolo ed emblema del popolo vessato

Carissimi lettori e lettrici,
Farò una breve analisi di come è stato trasformato il Servizio Sanitario Nazionale negli ultimi 40 anni fino ad arrivare alla frammentazione negli attuali 21 Servizi Sanitari Regionali. Impossibile non considerare che la Regione Lombardia è la capostipite del cambiamento, ed è gestita da 30 anni ininterrottamente dalla destra.
Il Servizio Sanitario Nazionale nasce il 24 dicembre 1978 con la legge di riforma sanitaria n. 833, che introduce un modello universalistico di tutela della salute, sostituendo il vecchio sistema mutualistico fino ad allora vigente e ponendo gli oneri a carico della fiscalità generale. Attualmente il Servizio Sanitario Nazionale (SSN) sta sempre più configurandosi come una “federazione” di Sistemi Sanitari Regionali (SSR) poiché, nel corso degli anni, si è trasformata la salute da affare sociale a vero “affare” politico e privato . Nel 1992, infatti, i politici trasformarono gli ospedali in “Aziende”, aziende che dovevano produrre profitti, mentre la missione del Sistema Sanitario era e deve essere la QUALITÀ delle cure erogate e non la quantità delle stesse. Gli eventi avversi che si stanno verificando negli ospedali sono legati all’ insufficienza organizzativa e d’organico, ma sono stati cinicamente riversati sul personale dagli stessi politici che sono i veri responsabili della attuale disorganizzazione. I politici sanno che il sanitario è immune da censure e viene assolto da qualsiasi tribunale, se l’ospedale è carente o disorganizzato, come recita la Sentenza Cassazione N° 46.336, del 10 novembre 2014.
Dalle motivazioni di questa storica sentenza si evince che :”Il paziente avrebbe potuto essere salvato, ma disguidi e disorganizzazioni non imputabili all’unico sanitario presente in PS ortopedico, l’hanno impedito”. Quindi anche la giurisprudenza riconosce le colpe di amministratori poco accorti.
Quanti pazienti devono morire per gli interessi di una classe politica “parassita”?
I politici sanno benissimo di avere nelle mani il potere di legiferare e riescono abilmente a mettono le “pezze” ai loro misfatti con altre leggi “ad hoc”. Come afferma Giorgio Agamben in Commissione DuPre: “viviamo in una società di complici” dove il popolo stesso è complice poiché permette che tutto ciò avvenga. Continua poi dicendo: “Una situazione così paradossale, in cui tutti – che si tratti del Presidente della Repubblica o del semplice cittadino , o di un semplice medico o del Ministro della Salute – agiscono sempre come complici e mai come rei”.
Di fatto si assiste ad una folle contraddizione: ora piovono milioni di finanziamenti pubblici nel settore sanitario mentre il cittadino ha sempre meno servizi. Questi gli stanziamenti della manovra economica stabilita dal Governo che concede una enorme quantità di soldi pubblici ad una sanità sempre più privata che eroga sempre più servizi a pagamento: “In tutto un incremento di 7,6 miliardi nei prossimi tre anni: 2,150 miliardi per il 2023; 2,300 per il 2024 e 2,500 a decorrere dal 2025. A queste cifre si aggiungono i 650 mln per il Covid. Per il solo 2023, una quota dell’incremento, pari a 1.400 milioni di euro, sarà per i maggiori costi determinati dall’aumento dei prezzi delle fonti energetiche. Prevista anche implementazione del Piano nazionale di contrasto all’Antimicrobico-Resistenza”.
Da farmacista, ripercorrendo la “faccenda” COVID-19, non posso non pensare che la corsa al vaccino contro la malattia COVID-19 sia stata stimolata dalla “percezione” del rischio di arrivare alla morte “certa”, dovuta al virus SARS-CoV-2, generata dai 33 mila decessi in Lombardia, dove la sanità di questa Regione si auto definisce “eccellente” mentre di fatto è nel caos assoluto così come testimoniano i vari articoli de “La Provincia di Como” inerenti il caos totale al Pronto Soccorso dell’Ospedale cittadino.
Impossibile non informate il popolo italiano sul fatto che la guerra al Covid si sia spostata fra campi di grano e mucche con il via alle prime vaccinazioni dentro un’azienda agricola, nella sede di Bonifiche Ferraresi (BF) in via Cavicchini 9, a Jolanda di Savoia in provincia di Ferrara a partire dal 9 giugno 2021 organizzata dal Commissario Straordinario all’Emergenza Generale Francesco Paolo Figliuolo. In sintesi: se non accettate i vaccini, come da noi imposti, ve li inoculeremo per via indiretta, attraverso le mucche di cui voi vi cibate. Questo “in nome” della salute dei lavoratori del settore diffuso su tutto il territorio nazionale. C’è coesione tra tutti coloro che si avvantaggiano di tali pratiche e questa rete è innegabile.
Prossimamente esporrò il mio punto di vista inerente i vaccini a mRNA e vi informo che la rete ha stabilito, attraverso la Corte Costituzionale, la legittimità dell’obbligo vaccinale che contrasta contro il bene più grande della salute personale che, come abbiamo avuto modo di vedere nelle persone non vaccinate, è stata ampiamente tutelata. Molto più tutelata che non nei vaccinati che hanno avuto varie ricadute della malattia per cui si sono vaccinati.
Ad maiora!

https://www.medicalfacts.it/2020/03/12/sistema-sanitario-nazionale-dal-1978-oggi/

https://www.strisciarossa.it/cosi-il-centrodestra-ha-progressivamente-distrutto-la-sanita-lombarda/