Cosa si può dire nelle poesie di Capodanno,
che non sia già stato detto tutto l’anno?
Gli anni nuovi arrivano, quelli vecchi chiudon le frontiere
e noi sempre sappiamo di sognare o sogniamo di sapere.
Ci alziamo con la luce del mattino sorridenti
e ci corichiamo con il buio della notte pieni di lamenti.
Ci avvinghiamo al mondo finché non ne siam feriti
e allora lo malediciamo sentendoci traditi.
Viviamo, amiamo, ci corteggiamo, ci sposiamo,
festeggiamo i matrimoni, i morti seppelliamo.
Ridiamo, gemiamo, proviam speranza o amarezza
di ogni anno questo fardello è la greve certezza.
L’ANNO (di Ella Wheeler Wilcox) – Traduzione libera di L.Z.