A quanto pare il lavoro è un serio problema per questo paese.

Eppure secondo la nostra Costituzione la Repubblica Italiana si basa proprio su di esso.

E invece che succede: il lavoro non c’è, e quando c’è, è mal pagato, tossico, pericoloso o addirittura mortale.

Questo è successo al giovane ventiduenne morto schiacciato da un bancale; lui il lavoro lo aveva trovato, ma con esso ha trovato anche la fine della sua giovane vita.

L’ennesimo caso di incidente sul lavoro (apriamo bene l’anno) dove si dovranno accertare eventuali responsabilità, ma che comunque ha falciato un’altra vittima in questo gioco al massacro.

Una volta la domanda che ci si poneva era, vivere per lavorare o lavorare per vivere; oggi al verbo vivere abbiamo tristemente sostituito quello morire.

La notizia

Un operaio di appena 22 anni è morto per un incidente sul lavoro. La tragedia oggi, 12 gennaio, a Caivano, in provincia di Napoli.

Il 22enne era originario di Marcianise (Caserta) e lavorava all’interno dell’azienda “M & C”. Secondo una prima ricostruzione, è rimasto schiacciato da un bancale. Sono intervenuti i vigili del fuoco e il 118, ma i soccorsi sono stati inutili. Sull’episodio indagano i carabinieri.