Estratto. Caterina Aletti: Al mattino, Anastasia aveva la confusione mentale che segue quando butti giù un bicchiere di troppo

Al mattino, Anastasia aveva la confusione mentale che segue quando butti giù un bicchiere di troppo. Anche il fisico non rispondeva all’energia del nuovo giorno. Aveva avuto una nottata agitata, con tanti sogni. Uno dietro l’altro. Situazioni bizzarre  si giustapponevano, senza connessione tra loro, se non il ripetersi del sentimento di smarrimento di chi si trova catapultato negli eventi e non sa come ci è arrivato. Non riusciva a metterle a fuoco, tanto erano sfumate una nell’altra e anche perché non le appartenevano, ma ricordava la sensazione di prostrazione che, dopo il sogno, le si era incollata addosso.

Di tutte le abbondanti immagini oniriche, le era rimasto impresso un solo dettaglio e, per di più, di facile interpretazione. Proiettata nel futuro, all’apparenza felice, ad un certo punto si era bloccata improvvisamente. Aveva fermato lo sguardo su se stessa, scrutando criticamente la sua immagine allo specchio. Indossava la salopette di jeans degli anni del liceo. Non poteva andar bene per lei, ormai adulta.

Come se si guardasse per la prima volta, finalmente capì. Aveva affrontato il domani con addosso, ancora, gli abiti del passato.