COSA TI CONSIGLIO DI VEDERE

Breno è un piccolo comune della provincia di Brescia, situato nella splendida Valle Camonica. Se decidi di organizzare una gita a Breno, o nelle sue vicinanze, ecco cosa ti consiglio di visitare:

IL CASTELLO

Il castello di Breno conserva tracce preistoriche che risalgono addirittura al VIII secolo a.C. Successivamente, tra il 1100 e il 1200 è stato edificato come insieme di torri e palazzi; convertito poi a roccaforte militare sotto la repubblica di Venezia nel 1400.

Una visita affascinante tra diverse epoche storiche a partire già dall’ingresso, le mura merlate, la torre più alta (20 metri circa) aperta alle visite. Stupendi sono i resti della chiesa di San Michele di origine longobarda, che è il più antico reperto ritrovato a Breno.

VILLA ARABA (GHEZA)

Situata nel cuore del paese, non può passare inosservata questa particolarissima villa, che sembra provenire da un mondo tanto lontano quanto affascinante. L’artefice dell’edificio è Maffeo Gheza, avvocato rinomato della zona, dal carattere fuori dagli schemi. Gheza non amava viaggiare fuori dalla Lombardia, nonostante questo la sua curiosità era molto vasta ed aveva una forte passione per l’oriente. Per questo motivo progetta Villa Gheza, dalle decorazioni arabeggianti e la planimetria che richiama le ville dell’Ottocento. Gheza non visitò mai l’oriente, ma esaminò numerosi documenti sull’architettura orientale. Pare che l’Avvocato abbia preso spunto principalmente dall’Alhambra di Granada, vera e propria città murata, meta di numerosi turisti negli anni precedenti alla costruzione della villa (1930). Sopra l’ingresso, come in altre parti della villa, sono incise frasi in arabo prese da precetti coranici e riadattate da Gheza, che si possono leggere anche dall’esterno della cinta della struttura. Alcune di queste frasi recitano: “La gente dice che cosa dice, lasciamola dire” oppure “Spetta all’uomo conquistarsi la vita” e molte altre. La villa non è visitabile internamente. Solo un fine settimana a maggio, in occasione di “Classica”, una manifestazione organizzata da Nostalgica Club, è possibile visitare la villa solo esternamente, in alcune parti del giardino.

NOSTALGICA CLUB

Consigliata la visita a questo museo (club) agli amanti dei motori, è un’occasione per consultare, ricercare e ritrovare articoli di sicuro interesse. È presente anche una biblioteca sui motori fornitissima.

SANTUARIO DELLA MINERVA

Questo sito archeologico è stato scoperto nel 1986, aperto al pubblico nel 2007, il Santuario della Minerva è un parco archeologico eccezionale, dove la bellezza e la sacralità naturale del luogo si uniscono alla monumentalità dell’intervento romano, conservato in maniera ben leggibile nelle strutture. Sotto l’occhio vigile della Minerva, il visitatore potrà ripercorrere, come 2000 anni fa, gli spazi del culto e del rito ai piedi dell’altura da cui sorgeva l’acqua sacra. Strutturato in età Flavia (69- 96 d.C.) è composto da un corpo centrale, collocato su di un alto podio cui si accede tramite gradinate, e da due ali laterali porticate che si protraggono verso il fiume, delimitando un vasto cortile scoperto. Vasche, fontane e statue abbellivano il cortile e l’intero complesso. L’originale statua di Minerva è esposta al Museo Archeologico Nazionale di Cividate Camuno.

CHIESA DI SANT’ANTONIO

Cuore religioso e civico della comunità di Breno, la chiesa di Sant’Antonio fu costruita nella prima metà del XIV secolo. All’interno troviamo l’affresco con la Madonna e i Santi datata 1372 e affreschi tardo quattrocenteschi attribuiti a Giovan Pietro da Cemmo; nel presbiterio troviamo un ciclo di affreschi di Girolamo Romanino e la pala d’altare opera di Callisto Piazza.

MUSEO CAMUNO DI BRENO

È collocato al secondo e terzo piano del “Palazzo della cultura” di Breno. Articolato in dieci sale, il museo accoglie numerose opere d’arte: dipinti, sculture e stemmi di antiche famiglie patrizie, stampe, oggetti d’arredo, mobili e materiali archeologici che coprono un arco temporale molto ampio, dall’età Preistorica fino al Novecento.

IL LAGO DELLA VACCA

Bisogna avere un po’ di allenamento per salire al “Lago della Vacca”, circa 7km a piedi con molto dislivello. Si passa dal paesaggio bucolico delle malghe, all’asprezza delle Alpi Retiche e il Massiccio dell’Adamello. Monti formati per lo più da granito che si sfalda e con i massi è stato costruito il sentiero, così da renderlo più comodo e anche più caratteristico. Il lago non ha veri e propri immissari; trae alimentazione dalle precipitazioni estive e dallo scioglimento progressivo della coltre nevosa che copre i pendii delle vette circostanti. Il lago della Vacca deve il suo nome ad una curiosa formazione rocciosa, la cui forma ricorda quella di un grosso bovino. Non lo consiglio a chi vuole fare un sentiero silenzioso, perché è molto turistico.

DARFO BOARIO TERME

A pochi chilometri da Breno c’è Darfo Boario Terme, dove potrai visitare:

Il ponte di Montecchio, uno splendido paesaggio fluviale con lo sfondo delle montagne.

L’ARCHEOPARK

Il museo della Preistoria, molto intuitivo soprattutto per i bambini, che possono ammirare costruzioni di villaggi realizzati in vari stili, dal Paleolitico al Romano.

TERME DI BOARIO

Al termine di questa lunga gita, prima di fare ritorno a casa, puoi passare qualche ora di totale relax alle Terme di Boario, che ti offrono due piscine interne ed una esterna, la sauna, la zona del freddo e la stanza del sale. Io ci sono stata la sera, (di ritorno dalla gita Breno- Darfo Boario), e l’atmosfera è ancora più suggestiva con le vasche che cambiano colore, super rilassanti. Rispetto a terme più conosciute, quelle di Boario sono di dimensioni più contenute, ma comunque ben organizzate.

📸&✍🏻 Nicoletta Zappettini