“Una gran voglia di vivere” è il film tratto dall’omonimo romanzo di Fabio Volo, in cui lo stesso Volo interpreta il protagonista (Marco) e Vittoria Puccini interpreta la moglie (Anna). La regia è di Michela Andreozzi. 

Mi sento di consigliare questo film che potete trovare in streaming sulla piattaforma Amazon Prime, perché tratta un argomento che sicuramente interessa tutti: la felicità.

Marco e Anna sono marito e moglie, hanno un figlio (Tommaso) e una vita a cui apparentemente non manca nulla, eppure Anna non si sente realizzata, non è felice. Forse anche Marco non lo è, ma il suo stile di vita, più inquadrato all’interno di rigidi schemi, non gli permette di fermarsi a riflettere. 

“La felicità è sopravvalutata” dice il protagonista quando scoppia la crisi fra lui e Anna, e questa frase in qualche modo spacca in due la storia, perché ci si rende conto che solo Anna è stata in grado di manifestare questo suo malessere, ma entrambi hanno bisogno di qualcosa per sentirsi realizzati, perché il tempo è lì a giudicarli e a ricordargli che la vita è una sola.

A questo punto la coppia decide di partire per un viaggio in Norvegia, verso Capo Nord e da questo momento diventa un film on the road, come on the road, in un cero senso, è anche la vita, ed è proprio questa metafora usata nel film ad avermi fatto riflettere.

La vita è come un viaggio e come in ogni viaggio non sai mai quello che ti può capitare: ci saranno fermate, tratti rettilinei e tratti in cui la strada è dissestata; ci sono giornate di sole e di piaggia, ma come accade proprio nella vita reale, alla fine di qualunque viaggio bellissimo o drammatico che sia, non si è più quelli di prima, forse non si è migliori, ma sicuramente si è diversi. In poca sostanza il film ci dice che la felicità è effimera: può durare un attimo oppure una vita intera, l’importante è saperla cogliere!

Marco Conti

VISITA IL MIO SITO: www. marcoscrive.wordpress.com