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La ex multiproprietà Margherita Marilleva tra logica speculativa e interessi sociali

FEDERCONTRIBUENTI Data di pubblicazione: venerdì 10 febbraio 2023In: Multiproprietà

Centinaia di multiproprietari del trentino da due anni circa non riescono ad accedere alle strutture alberghiere di cui detengono le quote di proprietà: Federcontribuenti: “tra fallimenti, acquisizioni e  aste giudiziarie i multiproprietari non sanno nemmeno più con certezza chi gestisce le società. Addirittura si parla di cantieri con il Superbonus senza che i proprietari abbiamo ricevuto una email, una pec. Niente. Ecco perché nasce il comitato dei multiproprietari”.

Essere proprietario di un diritto turnario in un villaggio turistico, pagare le altissime spese di gestione e non poter accedere da anni alla struttura che si mantiene a suon di bonifici è gravemente lesivo nei confronti dei multiproprietari stessi che hanno diritto di conoscere nel dettaglio la situazione gestionale, contabile e finanziaria della propria proprietà. Come se l’amministratore di un condominio aprisse cantieri nel palazzo senza chiedere ai condomini l’autorizzazione o negasse loro l’ingresso a casa propria.

Cosa sta succedendo in Valsole?

Parliamo di due villaggi di Marilleva la cui titolarità immobiliare è intestata a due società, rispettivamente alla Villaggio Valsole S.p.a. e al Villaggio Sole Alto S.p.a. nel 2021 la maggioranza assoluta di queste due società era la Alberghi Marilleva S,r.l., dichiarata  fallita dal Tribunale di Trento. Il Fallimento ha poi messo all’asta le due partecipazioni societarie, che sono state aggiudicate alla società Margherita 2021 S.r.l Le due strutture ospitano complessivamente circa un migliaio di multiproprietari, che hanno acquistato il loro diritto di utilizzo turnario degli immobili facenti parte dei due complessi mediante la sottoscrizione di azioni privilegiate, che incorporano tale diritto di utilizzo. Questo passaggio ha di fatto azzerato il valore delle azioni privilegiate e del diritto di utilizzo turnario degli appartamenti da parte dei loro titolari, con effetto liberatorio per le due società dai diritti gravanti gli immobili, che in tal modo potranno essere ceduti in esecuzione di un piano liquidatorio a prezzi maggiori rispetto a quelli attuali o, eventualmente, acquisiti da terzi a prezzi vantaggiosi per poi essere rivendute a prezzi di mercato come immobili liberi, a tutto danno degli attuali multiproprietari, a molti dei quali è già stato impedito di utilizzare le strutture di cui risultano tutt’ora titolari nel corso delle ultime festività natalizie. Per questo nasce il Comitato dei multiproprietari del trentino: “Per tutelare i loro risparmi e il loro diritto di usufruire dei villaggi di cui hanno acquistato quote e diritti turnari”! Tuttavia situazioni identiche o simili si stanno verificando in molte strutture da nord a sud in Italia con questo particolare diritto di proprietà. Società che decidono e deliberano tutto a colpi di maggioranza rappresentata da un unico socio e non dai multiproprietari che sono sempre confinati in minoranza. Ora si può proprio dire che dopo la corsa degli anni ‘80 e ‘90 all’acquisto ora c’è la corsa a liberarsi di questo diritto oberato da spese continue e con la perdita totale dell’investimento iniziale.