Il nuovo romanzo di Andrea Vitali, pubblicato sei mesi fa è tuttora campione d’incassi.  Protagonista è il p.i, che sta per perito industriale, Augusto Prinivelli , nato a Milano nel 1931, rimasto orfano di madre, morta nel darlo alla luce e dopo nove anni orfano anche del padre, morto “con un colpo secco”. A nove anni si ritrova a essere adottato dagli zii materni, Tripolina Carezza in Giulini e Ercole Giulini che lo accolgono nella loro casa a Bellano. Con queste premesse il libro non sembra annunciare nulla di allegro. Tuttavia la storia che Vassalli racconterà è di tutt’altra pasta. .. Crescendo, Augusto ha iniziato a sentire troppo piccolo il paese dove vive e sogna di abitare in una grande città, magari quella dove è nato. Non potendo vivere a Milano si trova un lavoro a Lecco che, comunque, è una cittadina più grande di Bellano e così fa il pendolare dal lunedì al venerdì, non disdegnando, peraltro, di recarvisi anche il sabato. Il suo sogno, tuttavia, è quello di abbandonare appena possibile quella vita e ha già deciso che, quando la zia Tripolina morirà, lui erediterà il grande caseggiato putrescente di quattro piani abitato da affittuari della zia, lo libererà dagli inquilini e lo venderà per andare a vivere in città. Purtroppo, com’è  noto, non tutte le ciambelle riescono con il buco e quella di Augusto meno che mai. A far crollare il suo sogno interverrà Bazzi Birce la figlia del suo datore di lavoro, in età prossima ad assurgere al titolo di zitella, con già tre fidanzamenti alle spalle andati a male e provvista di naso storto che non le nobilita il volto. Ma la signorina è tutt’altro che scema e, istigata anche da sua madre alla quale lo scrittore affibbia il soprannome di Sapienza Domestica, decide di conquistare Augusto. Non ci impiegherà molto perché l’uomo rimane incantato dalla sua persona fin dalla prima volta che l’ha vista, non accorgendosi neppure del naso storto. Il fidanzamento è presto fatto e, a seguire, il matrimonio. È  Felice Augusto del risultato conseguito, ora si tratta solo di aspettare che muoia la zia Tripolina per vendere il caseggiato. Ma Bazzi Birce non è della stessa opinione. Perché venderlo così com’è e ricavarne pochi soldi, quando invece si potrebbe ristrutturarlo interamente e guadagnare molto di più? E, inoltre, perché aspettare che muoia la zia che, a quanto pare, non dimostra di averne intenzione, quando basterebbe farle firmare un atto di cessione e il gioco è fatto. In fondo “basta solo una firmetta…” . E da questo momento si sviluppa il clou della storia piena con l’entrata in scena di altri personaggi che potrebbero mettere a repentaglio le intenzioni di Bazzi Birce, tra cui la nuova affittuaria di un appartamento rimasto sfitto del caseggiato della zia Tripolina. Si susseguono colpi di scena con la Birce che, sempre più ostinata a mettere a segno il suo progetto, si scontra con il recalcitrante Augusto che però non riesce a imporsi mentre a improvvisarsi mantici con i loro “soffioni” sono il Bazzi padre e la Sapienza Domestica.  La storia si allarga e include anche gli inquilini del caseggiato con le loro abitudini  che interagiranno con Augusto mettendone in evidenza la fragilità che sostanzialmente è la sua caratteristica neanche tanto nascosta. Il libro è molto scorrevole e divertente anche se ha un risvolto amaro. Vitali ne agevola la lettura con la sua scrittura tipica che adopera anche alcune parole in vernacolo lecchese, rendendolo ancora più piacevole. Adatto a chi desidera trascorrere due/tre ore del proprio tempo libero in piacevole compagnia. Il libro è in edizione rilegata con sovra copertina come da foto.

Il costo del libro è di € 18,60. Su amazon.it il prezzo per i clienti “prime” è di € 17,67. Formato Kindle: € 9,99. Feltrinelli online con ritiro in negozio: € 17,67. Ebook: € 9,99. Copia autografata su ex libris: € 17,67