Come tutti gli amori anche quello per la propria città va coltivato.
Papa Francesco ha usato queste parole:
“bisogna essere artigiani del bene comune”
Artigiani… nel senso di impegnarsi a fare cose per la propria città con quella cura che richiedono proprio i lavori artigianali…
del bene comune… in quanto la città è una comunità..è un NOI e il Noi funziona se alla base si sente l’esigenza del bene comune..
È vero un bravo sindaco, una buona squadra di amministratori può fare la differenza e cambiare la storia di una città, anche la più depressa e la più degradata, ma non dipende solo ed esclusivamente da loro… prima di chiedere a un sindaco, a un assessore, a un consigliere comunale che cosa stanno facendo per la propria città, domandiamoci cosa stiamo facendo noi in prima persona per la nostra città.
Cosa dobbiamo allora fare NOI come cittadini?
Dobbiamo rispettare i luoghi del bene comune… dai marciapiedi ai giardini, dalle strade alle fontane come se fosse la nostra casa.
Amare una città significa partecipare alla sua vita, non stare sempre a lamentarsi e additare gli altri ma cercare di partecipare sia come volontario, attivista politico, da persona impegnata nelle istituzioni e anche da semplice cittadino.
Esistono città che funzionano e città che non funzionano e ciò dipende da come sono amministrate ma esistono anche città che si amano e città che non si amano e questo dipende da NOI.
Per noi napoletani amare Napoli è facile… l’amiamo incondizionatamente… ed è proprio questo amore che la rende unica al mondo.
E’ vero Napoli ha tanti difetti: la spazzatura, il traffico, è irrispettosa delle regole, c’è la camorra… ma non sono niente in confronto ai suoi pregi.
Perchè più delle architetture, più dell’arte, più del panorama, più della gastronomia, Napoli ha il popolo napoletano che è orgoglioso della sua città…. la porta sempre nel cuore dovunque va.