Alessandria: Spett. redazione, come è noto in questi giorni gli abitanti di San Giuliano sono stati abbandonati dal sistema sanitario, che non vuole più garantire loro, come in altri paesi della provincia, una presenza settimanale del medico di base. 

I responsabili delle istituzioni indicano nella carenza di medici il problema; il consigliere regionale

Domenico Ravetti chiede a tutti gli abitanti di essere realisti, ovvero, se non abbiamo capito male, di considerare ormai impossibile una presenza capillare sul territorio dei medici di base. Ma perché parlare di realismo se lo smantellamento di questo specifico servizio messo da sempre a disposizione della cittadinanza dipende, semmai, da precise scelte politiche? Realistico invece è considerare la demografia del territorio, i piccoli paesi, le loro specificità (di cui si è già parlato); realistico è dare risposte appropriate, programmare in modo accurato la presenza dei medici di base. Dopo la disastrosa gestione della epidemia di covid, finalmente oggetto delle attenzioni della magistratura e della commissione parlamentare e, in Inghilterra, di indagini giornalistiche che stanno rivelando come alcuni politici abbiano voluto incrementare e sfruttare la paura delle persone, 

si vorrebbe abituare la cittadinanza ad una sorta di emergenza continua, che nel caso in questione si tradurrebbe nella riduzione dei servizi sanitari pubblici. 

Per sopperire alla carenza di medici negli Ospedali si sono adottati provvedimenti tampone (i medici a gettone), molto ben pagati. Durante il periodo Covid per esercitare negli HUB il ruolo di medici vaccinatori c’era la fila: venivano strapagati e, perfino, venivano sollevati ogni responsabilità rispetto ad eventuali conseguenze. 

Si dirà che si tratta di “cose diverse” e senza dubbio è vero che la gestione dei servizi sanitari è una attività complessa. Resta il fatto che la riduzione dei diritti dei cittadini non c’entra nulla con il realismo del consigliere regionale Domenico Ravetti, semmai con le scelte o  l’incapacità di chi ha responsabilità amministrative e di governo. Il vero dato realistico che emerge dalla mobilitazione spontanea degli abitanti di San Giuliano è che i cittadini iniziano ad essere stufi di essere accusati di scarso realismo quando pretendono di vivere normalmente. E’ altrettanto reale il fatto che le persone che dovrebbero occuparsi di gestire in modo adeguato e rispondente ai bisogni della collettività il denaro pubblico, preferiscono destinare montagne di  denaro a qualsiasi tipo di attività anti-sociale, in primo luogo l’invio di armi nei territori dove si consumano guerre, e sottrarli a quelle attività di pubblica utilità che non restituiscono un immediato tornaconto ma sono indispensabili per poter continuare a vivere nella normalità; i cittadini, giustamente,  detestano la logica dell’emergenza continua che, oltre ad erodere progressivamente la vita civile, risulta sul medio termine perfino inefficiente.

Gli abitanti di San Giuliano si sono mobilitati, raccolgono firme, manifestano il loro dissenso non già contro il realismo, ma contro i responsabili dei disservizi e le contraddizioni nel sistema sanitario provinciale.

Morandini Alessandro