Per Parker il problema è alquanto serio, e non ha importanza se la fonte di esso sia stato un sogno. Prendere le dovute precauzioni è il minimo che possa fare. L’amico Rob, l’ex senza fissa dimora, fa al caso suo.

– È un piacere rivederti – dice Parker, seduto a un tavolino di un bar.

– Anche per me – risponde Rob. – Scusami se non mi sono fatto sentire. – Nemmeno io, se è per questo; gli impegni non ci lasciano un attimo di respiro, questa è la verità. Tu cosa mi racconti? – gli chiede il detective, sorseggiando la bevanda a base di succo d’arancia. La giornata è ancora lunga, meglio andarci piano con la birra e il caffè.

– Io e la mia compagna abbiamo ristrutturato casa – risponde Rob, dopo aver bevuto il caffè.

– Hai detto compagna, e non amica. È una bellissima notizia. –

– Già. Stiamo bene insieme. –

– Mi fa piacere. È un passo importante. –

– Sì. Sono come rinato. –

– Ci credo. –

– Grazie anche a te. –

– Per cosa? Non ho fatto nulla di che, è solo merito tuo. A parte gli impegni di famiglia, cosa fai di bello? –

– Nel tempo libero faccio qualsiasi lavoro che mi capiti; in questo non è cambiato molto. –

– Ce l’avresti un po’ di tempo per me? –

– E me lo chiedi? Certo! Per te farei qualsiasi cosa, perfino diventare uno spietato killer. –

– Nulla di tutto questo – dice Parker, accennando un sorriso. – Dovresti sorvegliare di tanto in tanto una persona. –

– Va bene. Puoi contare su di me. Di chi si tratta, di un boss, un marito o una moglie infedele? –

– Di mia figlia Kate. –

– Si è messa nei guai? –

– Non proprio, poi ti spiegherò. Allora, accetti? –

– Nessuno le torcerà un capello, puoi starne certo. –

– Bene, è proprio quello che voglio. –

– Quando devo iniziare? –

– Anche subito. Andremo avanti così per alcuni giorni, poi si vedrà. –

– Ok. –

– Grazie. –

– Non ringraziarmi, vado matto per questo lavoro. Lo farei a tempo pieno. –

– Non è una passeggiata. –

– Lo so perfettamente, ed è proprio questo che mi piace. –

– Ti piace il rischio. –

– Già. Mi fa sentire vivo. –

– Interessante – commenta col sorriso sulle labbra, Parker.