
Non ricordo esattamente quando decisi che Konradin avrebbe dovuto diventare mio amico, ma non ebbi dubbi sul fatto che, prima o poi, lo sarebbe diventato.
Fino al giorno del suo arrivo io non avevo amici. Nella mia classe non c’era nessuno che potesse rispondere all’idea romantica che avevo dell’amicizia, nessuno che ammirassi davvero o che fosse in grado di comprendere il mio bisogno di fiducia, di lealtà e di abnegazione, nessuno per cui avrei dato volentieri la vita …
Ho esitato un po’ prima di scrivere che “avrei dato volentieri la vita per un amico”, ma anche ora, a trent’anni di distanza, sono convinto che non si trattasse di un’esagerazione e che non solo sarei stato pronto a morire per un amico, ma l’avrei fatto quasi con gioia …
I giovani tra i sedici e i diciotto anni uniscono in sé l’innocenza soffusa di ingenuità, una radiosa purezza di corpo e di spirito e il bisogno appassionato di una devozione totale e disinteressata. Si tratta di una fase di breve durata che, tuttavia, per la sua stessa intensità e unicità, costituisce una delle esperienze più preziose della vita…
L’amico ritrovato, Fred Uhlman
Il tema dell’amicizia e non solo. Il periodo buio del nazismo fa da sfondo a questa struggente storia, in cui capisci che se ascolti il tuo cuore, molte cose diventano più chiare, riuscendo a dare sempre la priorità ai sentimenti, quelli che più contano. Per non perdere mai l’umanità. Da leggere almeno una volta assolutamente.