“Stato di agitazione per i dipendenti dell’appalto di pulizie della Polizia e Carabinieri della Provincia di Alessandria CSE FULSCAM “BASTA SALARI DA FAME, BASTA APPALTI E SUB-APPALTI AL RIBASSO!”.”

I dipendenti dell’appalto di pulizie operanti presso la Polizia di Stato e l’Arma dei Carabinieri, insieme alla CSE FULSCAM, sono in stato di agitazione. 

Sono circa 20 le lavoratrici e i lavoratori che ogni giorno si muovono per tutta la Provincia che svolgono i servizi di pulizia e sanificazione presso  le diverse stazioni dell’Arma, Commissariati, Sezioni di Carabinieri e Polizia assunti, a seguito di un cambio di appalto a ribasso, dal 1° Dicembre 2022 gli viene richiesto di spostarsi quotidianamente con i loro mezzi (a volte facendo circa 100 km al giorno) senza nessun riconoscimento economico per il disagio e rimborso spese per il carburante, non rispettando di conseguenza il CCNL”. 

Per tali motivazioni la CSE FULSCAM ha proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti dell’appalto richiedendo alla Prefettura di Alessandria in quanto rappresentante del governo sul territorio e committente di tale appalto di esperire la procedura di raffreddamento prevista per legge al fine di addivenire ad una soluzione bonaria della vertenza. 

“con la precedente ditta che deteneva l’appalto alle lavoratrici e lavoratori veniva retribuito il totale della spesa sostenuta per il carburante-Spiega la CSE FULSCAM- dal mese di Dicembre 2022 pur rimanendo invariata l’attività lavorativa e la retribuzione base riconosciuta la nuova appaltatrice ha deciso, con la mera motivazione di ridurre il costo del lavoro nell’ambito di una stessa attività di “labour intensive”, di riconoscere ai lavoratori che passano la metà della loro giornata in macchina(senza retribuzione e/o assicurazione) solo 0,12 centesimi circa e nemmeno per tutti i chilometri percorsi”.

L’organizzazione sindacale in persona del Segretario Generale Territoriale Stefania Gallo chiama a responsabilità anche il committente, “ente che, in quanto pubblico, dovrebbe garantire la congruità dell’appalto ed il rispetto della normativa vigente”.

“E’ ora di dire basta a queste paghe da fame e agli appalti e sub-appalti al ribasso! – conclude Gallo – Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità dell’attività che svolge e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa, come sancisce l’Art. 36, co.1, della Costituzione Italiana”.

L’Ufficio Stampa CSE FULSCAM Al-At