Una lirica struggente dal vago sapore metafisico, nelle personificazioni evanescenti che si articolano in un altalenante oscillare tra desiderio e sogno, tra realtà vissuta e ricordi, mentre un labirinto onirico tesse le sue reti per catturare ombre inquietanti, orpelli dell’anima inquieta. La poesia di Gabriella diventa una mano tesa alla ricerca di angolo di sogno dove l’amore non è più impossibile. [Maria Rosaria Teni]

Ho abbracciato
il silenzio.
Le immagini scorrono
davanti ai miei occhi
ancora increduli.
I cerchi nell’acqua
moltiplicano ricordi
mentre cerco
i tuoi occhi.
La mia mente
si perde
nell’orizzonte infinito
dei desideri
nel labirinto delle ombre,
nell’oscura foresta
dell’anima.
Cercarti ancora
e ritrovarti
nell’evanescenza dei sogni
dove è impossibile
non amarti.

Gabriella Petrelli

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