– La musica non cambia – osserva con velato sconforto, Parker, mentre insieme all’amico sale in macchina.
– Ed è alquanto stonata – aggiunge Ted. – Ho una gran voglia di ritornare nel nostro mondo malato. –
– Sono d’accordo con te. Ma è anche vero che è meglio scrollarci al più presto di dosso questo grattacapo. –
– Non starai pensando di risolvere il caso in un solo giorno? –
– È quello che spero. –
– E come pensi di farcela? Non hai visto il caloroso benvenuto che ci hanno riservato? E non credere che quello che rimane sia diverso. –
– Cosa vorresti fare? – gli chiede Parker.
– Chiudere qui il caso, che se la sbrighino loro. Se veramente ci tenevano a scoprire l’assassino, avrebbero dovuto intanto informare la polizia e, forse, successivamente noi – risponde Ted.
– Giusta osservazione. –
– Una decisione presa dal padre della giovane uccisa, contro il volere degli altri membri della comunità. –
– Quindi, c’è una parte buona, il padre, ne convieni? –
– Sì, può darsi. –
– Ed è la persona che ci ha affidato il caso. –
– Lo so dove vuoi arrivare – dice Ted. – Abbiamo il dovere di continuare. –
– Direi proprio di sì, fin quando lo riterremo opportuno – replica Parker.
– Non ci siamo mai tirati indietro. –
– Esatto. E sarà così anche questa volta, ma ad un patto: il padre della giovane uccisa dovrà dirci tutta la verità, senza giocare a nascondino, in caso contrario ritorneremo nel nostro mondo malato. –
– Ok, ci sto. A proposito, non ho visto da queste parti un locale, non so, un bar dove poterci rifocillare – dice Ted. – Non vorrei giungere alla conclusione della giornata privo di forze. –
– Non fa una grinza il tuo pensiero; vedrai, qualcuno ci ospiterà – replica con tono ironico, Parker
– Sì, ci puoi scommettere – risponde sulla stessa falsariga, Ted.
