Nino Migliori nasce a Bologna nel 1926, dove tuttora vive e lavora.

Nino Migliori espone le sue opere in occasione di “Colornophotolife”, l’annuale festival di fotografia accolto dalla Reggia e che fu di Maria Luigia d’Austria, a Colorno nel parmense.

Di Nino Migliori si posso ammirare 86 opere inedite, quasi tutte ritratti di artisti da lui frequentati, realizzate tra gli anni Cinquanta ed oggi, che consentono di ripercorrere, attraverso le diverse tecniche adottate, le ricerche e le esplorazioni del mezzo fotografico condotte nel corso di oltre settant’anni di attività.

L’esposizione è curata da Sandro Parmiggiani, con la direzione di Antonella Balestrazzi.

Sono cinque le sezioni presenti: i ritratti in bianco e nero, avviati negli anni Cinquanta, quando Migliori è a Venezia e frequenta la casa di Peggy Guggenheim, e sviluppati fino agli anni recenti; le immagini a colori nelle quali spesso opera una dislocazione dei piani talvolta ritaglia le immagini e le ricolloca nello spazio; le sequenze di immagini tratte dal mezzo televisivo e concepite come fotogrammi in divenire; le grandi “trasfigurazioni” (100×100 cm) a colori in cui Migliori interviene “pittoricamente” sull’immagine; i ritratti recenti in bianco e nero “a lume di fiammifero”, che applicano alcune sue ricognizioni condotte su sculture “a lume di candela”.

Molti sono i protagonisti della scena artistica che noi visitatori possiamo riconoscere attraverso i loro ritratti: tra gli altri, Enrico Baj, Vasco Bendini, Angenore Fabbri, Sergio Vacchi, Luciano De Vita, Man Ray, Luciano Minguzzi, Ferdinando Scianna, Lamberto Vitali, Wolfango, Italo Zannier, Andy Warhol, Antonio Gades, Emilio Tadini, Eugenio Montale, Karel Appel, Fausto Melotti, Tonino Guerra, Pompilio Mandelli, Bruno Munari, Mario Botra, Ugo Nespolo, Elisabetta Sgarbi.

Il tuffatore, 1951

Bisogna ricordare che Migliori è stato, fin dal 1948, uno strenuo indagatore delle possibilità offerte dal mezzo fotografico, dai procedimenti tecnici e dai materiali della fotografia; oltre ad essere un autore di splendide fotografie neorealiste (molti ricorderanno l’icona sul Tuffatore, 1951). Lui si è cimentato con le bruciature sulla pellicola, con esperienze su carta e su vetro, con le fotografie di muri e di manifesti, con la ricerca della “faccia nascosta” delle polaroid.

Inesauste ricerche e verifiche alimentate dalle visioni e dagli esperimenti che questa sorta di artista- fotografo- sciamano, ha condotto nel suo viaggio dentro la fotografia. Sarebbe dunque limitativa la definizione di “fotografo”, non avendo mai, Migliori, concepito il mezzo fotografico come mero strumento di conformità agli statuti e ai canoni della fotografia.

Una mostra tanto ricca, completa e unica di una delle massime eccellenze del nostro panorama artistico e culturale.

“Nino Migliori. L’arte di ritrarre gli artisti” la puoi trovare all’interno delle sale della Reggia di Colorno, fino al 10 aprile 2023.