Ultimamente si è tornati a parlare di borseggiatori. Sono mesi che la trasmissione “Striscia la notizia” grazie ai servizi di Valerio Staffelli, ha mostrato scene raccapriccianti di gruppi di scippatori che nelle metropolitane delle maggiori città italiane, agiscono con una tranquillità e una disinvoltura preoccupanti. Le persone che ignare utilizzano i mezzi di trasporto pubblici per recarsi nel luogo di lavoro, immerse nei propri pensieri e incastrate ognuna nei propri impegni quotidiani, sono sempre più spesso vittime di questi delinquenti, che senza troppi complimenti, sfilano portafogli e oggetti di valore con una rapidità e un’abilità impressionanti.
In mezzo a tutto ciò, la cosa che mi stupisce e che mi fa riflettere, è la polemica verso chi filma e posta sui social queste scene vergognose. Infatti c’è chi sostiene che filmando questi scippatori, vengano meno il senso civico e il diritto alla privacy e che nonostante stiano commettendo un reato, siano persone che rischiano di essere prese come bersaglio.

Dalla parte degli scippatori, c’è anche la legge “Cartabia” che legittima di fatto gli abusi perché impone che ci sia una denuncia fatta esclusivamente da parte di chi ha subito lo scippo (e non da chi l’ha filmato), affinché lo scippatore possa essere perseguito penalmente!
Mi viene da dire che questa situazione ha del grottesco!! Siamo in Italia e ho imparato a stupirmi il meno possibile, ma non posso evitare di pensare che anche a questo giro venga in qualche modo tutelato chi non rispetta le leggi, a scapito dell’onesto cittadino.
Se chi pubblica sui social le immagini da lui stesso girate in cui si vede il borseggiatore, lo fa in maniera ben documentata e senza toni esasperati, a mio parere sta facendo un servizio allo stato che dovrebbe dare come risultato l’arresto dello scippatore. Inoltre se chi fa questo servizio è anche un giornalista, non fa che documentare un fatto che avviene quotidianamente e lo fa rispettando anche il codice deontologico della categoria.
Ci sono città intere come Milano e Roma in mano alla malavita e questo lassismo a cui siamo abituati, non porta a nulla di buono. Sicuramente il fatto che il borseggiatore non possa essere denunciato se non da chi ha subito il furto, è un ennesimo punto a favore di chi non rispetta la legge a scapito delle persone oneste.
Forse una volta tanto sarebbe bello stare dalla parte di chi paga le tasse e lasciar perdere bandiere e polemiche sterili!
Marco Conti
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