IL RIFUGIO DELL’ULTIMO IMPERATORE

Sull’isolotto di Megaride dove sorge oggi il Castel dell’Ovo, anticamente si estendeva una delle splendide ville di Licinio Lucullo, adorna di opere d’arte rapite alle città dell’Asia Minore che i romani avevano conquistate, e famosa anche per sapienti opere idrauliche. Decaduta per la morte di Lucullo (che si narra abbia trascorso i suoi ultimi anni in uno stato di ebetudine a causa di un elisir d’amore propinatogli da un liberto), la villa avrebbe ospitato poi Romolo Augustolo, ultimo imperatore romano d’Occidente, qui relegato dal vincitore Odoacre. L’Anonimo Valesiano, una raccolta di due scritti in latino, afferma che Odoacre lo abbia risparmiato in virtù della sua giovane età, esiliandolo a Napoli nel Castellum Lucullanum, concedendogli un vitalizio di seimila solidi annui (la rendita di un senatore facoltoso). Da questo momento scompare dalle fonti.