Articolo di Marina Donnarumma. Roma 21 aprile 2023
Ho un luogo interno in cui tutto scorre lentamente.
Lì non esiste separazione, non esiste giudizio, non esiste turbamento.
E lo si raggiunge attraversando una foresta fitta di alberi morti, avvolta in una nebbia invernale.
Tutto è perfettamente in equilibrio.
Colombe e corvi si osservano e attraversano il confine che delimita i due luoghi, ma nulla dell’altro li intacca, né li macchia.
Mentre un sole rosso fuoco brilla nel cielo, creando un effetto dorato sui rami di quegli alberi.
In un momento di estrema quiete, il buio ringrazia la luce per averlo protetto. Mario Bucci

Io che sono alla ricerca, io che sono all’indagine, per caso incontro uno scrittore che ha da raccontarmi qualcosa di se stesso, al di là di se stesso. Io mi soffermo e lo ascolto e mi rendo conto che ho tanto da imparare. Il mondo più sconosciuto è all’interno di noi, il nostro ” essere” la nostra ” anima” il nostro ” es”. Quanti perchè a cui non sappiamo rispondere! Mario Bucci indaga nel profondo, lo scruta e cerca di capirlo, perchè siamo qui! in questo mondo. Il nostro inizio, la nostra fine! Uno scrittore da leggere, da scoprire, di una sensibilità estrema.
Leggerlo è come ascoltare una musica, le sue parole suonano una musica classica, intensa, piena di alti e bassi,. Una sinfonia che ti scuote, lo immagini che scrive o che suona! Quale è la differenza?
Uno spartito musicale, parole che si sollevano, piccole luci che braciano, ne senti il calore.

Dice di se stesso:-Mario Bucci nasce in Puglia, precisamente a San Severo, in provincia di Foggia, il 05/10/1986.
È un bambino curioso, tranquillo, pacifico e solitario.
Preferisce giocare da solo e fa difficoltà a integrarsi.
Sin dai primi anni è incuriosito dalla mente umana: si pone domande in merito all’esistenza, ai rapporti sociali e a quello che può essere definito un tabù sin dai tempi antichi, ovvero la morte. Non è incuriosito dal “morire”, ma da quello che può rappresentare, ovvero il passaggio da uno stato all’altro.
Crescendo, le varie vicissitudini della vita lo portano a chiudersi ulteriormente, orientando i suoi gusti musicali verso il Black Metal. Questa musica lo protegge, lo rassicura ma lo rende ancora più diffidente nei confronti del mondo esterno. Tutto sembra tornare a quella fatidica questione esistenziale. Che sia un fattore astrologico (ascendente scorpione), karmico o prettamente caratteriale, una volta conclusa l’adolescenza, continua a documentarsi sulla tematica della morte e sul perché fosse una questione tanto temuta. Studia libri come il Bardo Thodol e Il libro dei morti degli Antichi Egizi.
Dopo essersi trasferito a Teramo e laureatosi in Scienze della comunicazione, si stabilisce a Reggio Emilia dove si specializza in Management e Comunicazione di Impresa.
Mario è sempre stato una persona crepuscolare e malinconica. Ma in seguito a una profonda esperienza mistica, la sua visione cambia radicalmente. “Ho la sensazione che il cuore nel petto mi si sia espanso”, pensa più volte.
E si rende conto che la vita è un’esperienza dell’anima. Un campo di battaglia metafisico in cui questo principio deve scegliere se orientarsi verso l’alto o verso il basso. Sposa l’idea del libero arbitrio limitato a delle scelte predeterminate dall’alto. Ed è felice. Felice perché sa che c’è ancora tanto da studiare, comprendere, ma soprattutto da esperire.
Le cose hanno il peso che gli diamo.
La dimensione terrestre ha lo scopo di espiare la nostra condanna alla materia, quindi a tutto ciò che è basso, feroce, bestiale.
Nel momento in cui trasmutiamo queste energie, perché c’è necessità di morire mentre si è ancora in vita [“Coloro che dicono che prima si muore e poi si risorge, si sbagliano. Se non si riceve prima la resurrezione, mentre si è vivi, quando si muore non si riceverà nulla.” Vangelo di Filippo] avviene ciò che è comunemente definito “Risveglio della Coscienza”.
Motivo per il quale l’egoismo necessità di una trasformazione profonda, radicale, così da rendere bianco ciò che è nero, trasmutandolo in amore nei confronti del prossimo.
Il lavoro da fare è ora. Perché poi sarà troppo tardi. Mario Bucci

Ho notato che tu fai molte riflessioni filosofiche, tu stesso fai frasi di estrema profondità, un contrasto evidente, un metallaro e un filosofo, come possono evolversi queste cose insieme?
- Beh non sei andata molto lontano. Ho ascoltato black metal per oltre 15 anni. Perché le vicissitudini della vita, soprattutto quelle familiari, mi hanno reso molto fragile. Solo dopo ho colto il senso sacro della fragilità. Come diceva Rumi “Continua a spezzare il tuo cuore finché non si aprirà.”Il black metal mi proteggeva e mi inaridiva. Forse per questo avevo la sensazione che mi proteggesse. Ma come fa l’alchimista che dai metalli grezzi ricava l’oro, attraverso le tenebre ho rischiarato la mia strada. Devo dire grazie a Saturno, in un certo senso…
Allora Mario cominciamo a parlare di te, cosa ti ha portato ad essere ciò che sei? Magari mi dici dove sei nato, i tuoi studi, se fai un tipo di lavoro, tipo scrittore o altro, e come fai a conciliare tutto, visto che sei attivo su diversi fronti, praticamente sui social più importanti. Una mia curiosità, la tua pagina, anzi su ogni social, si chiama ” i bassifondi dell’anima”, vorrei sapere il motivo. Tanto siamo nell’argomento che teoria hai tu di questa anima, un contenente o un contenuto del corpo? Teoria di Aristotele e poi di San Tommaso.
- Dopo un “tentativo di fuga” dal mio paese sono approdato a Teramo dove mi sono laureato in scienze della comunicazione. Dopo la triennale, ho deciso di proseguire gli studi e mi sono specializzato in management e comunicazione di impresa a Reggio Emilia. Lavoro in una concessionaria del gruppo Volkswagen. Non coincide con i miei interessi personali, ma trovo comunque molto stimolante il sentirmi utile. Ci lavoro da poco più di due anni. Prevalentemente sono presente su Facebook e Instagram, proprio con la pagina de I bassifondi dell’anima. Più che sulla falsa riga di San Tommaso, sono in linea con Origine, secondo cui l’uomo è fatto di tre principi: spirito, che torna a Dio una volta cessata la vita fisica; l’anima che è una sorta di stato intermedio dell'”uomo vero”, che è legata alle emozioni e compie la scelta se aderire alle forze del basso o dell’altro, diventando essa stessa spirito; un principio fatto prevalentemente di istinti, ma che può essere rieducato coltivando le virtù ed eliminando i vizi. Quindi tre principi. Per me i bassifondi dell’anima è proprio questo ultimo principio. L’obiettivo è proprio quello che intendevano fare gli alchimisti, trasmutando i metalli grezzi in oro.
Intanto raccontaci di Origène, ammetto la mia ignoranza. Quindi da quello che dici, abbiamo una sorta di anima animale? L’anima va rieducata, nel senso che si evolve., e sorge dai suoi bassifondi. A chi ti ispiri a quale letteratura, corrente filosofica?
- Origene. È stato uno dei padri del cristianesimo, allontanato dalla Chiesa per la sue concezioni. Poi fu per così dire reintegrato. Discepolo di Clemente Alessandrino. Penso che gli animali non abbiano necessariamente un’anima migliore delle persone. Proprio perché sono fatti di istinti. L’uomo ha la facoltà della razionalità che lo aiuta nella risoluzione dei problemi. Così come lo spirito gli conferisce la contemplazione delle verità universali. Anche questo va risvegliato. Esattamente, l’anima va rieducata attraverso l’altruismo, l’amore verso il prossimo (quello che San Paolo chiamava Agàpe) e con l’ascesi . Il mio “primo amore” è stato Nietzsche. A mio avviso, anche se profondamente contrario alla morale cristiana, fu un cristiano inconsapevole. Lo Zarathustra sembra quasi scritto sotto dettatura.Poi ho “incontrato” Jung e ho approcciato l’esoterismo. Qui il campo si allarga: Krishamurti, Jäger, il Kybalion (come appendice al Corpo Ermetico), Palamidessi.
Conosci le opere di Misericordia? Sono corporali e spirituali, se non fai le corporali, non puoi evolverti con lo spirito, non puoi salire verso Dio.
- Si, sono anche utili per capovolgere i vizi. Diciamo che l’ascesi consente di compiere quella fatica trasmutazione dei metalli grezzi (vizi) lavorando proprio sul cuore. Secondo la tradizione ortodossa esiste una preghiera estremamente efficace, chiamata preghiera del cuore: ripetere incessantemente “Signore Gesù Cristo, figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore.” Focalizzando la mente sul cuore e allontanando ogni forma di distrazione. Naturalmente è necessaria anche la pratica, con gesti e proprio con quelle opere di misericordia. È il laboratorio degli alchimisti. Ora et labora. Servono entrambi.
Ciò che scrivi denota, come dire, malinconia! Tristezza, un velo di pessimismo, perchè? come è la tua indole? Un altra domanda nella domanda? sei studioso anche di Kabalah?
- Sono tendenzialmente introverso anche se ultimamente mi sto aprendo. Diciamo che se non mi sento invaso e giudicato, apro le mie porte e creo un dialogo. Ma tendenzialmente sono una persona solitaria: vado a pranzo da solo, al cinema. Non perché mi manchino gli amici, ma perché lo vedo come un modo per prendermi cura di me. Prima ero per così dire “crepuscolare”. Ora mi definirei “speranzoso”. Alla Kabalah mi sono approcciato da poco. Ma è un mondo che trovo incredibilmente affascinante. Sono sempre stato contrario alle identificazioni. Mi definisco un cristiano ma anche libero pensatore
Quindi un cristiano, non un cattolico.
- No, non mi sento cattolico. Molti insegnamenti della dottrina cristiana sono stati travisati dal cattolicesimo.
In genere tutti gli insegnamenti cristiani sono stati travisati, tutti in ogni religione. Hai qualche hobbyes? Sei molto giovane Mario, tutti noi abbiamo dei sogni, magari domandartelo è un classico, ma quali progetti, quali i tuoi sogni?
- Mi piace molto passeggiare, stare nella natura, leggere e studiare esoterismo. Per quando riguarda i sogni, voglio sapere da dove vengo e chi sono. Voglio realizzarmi nel mio lavoro ma soprattutto a livello personale. Mi piace analizzare le cose da un punto di vista esoterico, e vorrei capire da dove vengo e chi sono, magari riuscire a capire le mie vite precedenti, riuscire a spogliarmi dalla personalità di facciata, chi sono veramente.
Quindi credi alla trasmigrazione delle anime, spogliarci da tutte le esteriorità, dal nostro egoico. Un impresa difficile, nessuno è quello che sembra. Tutti si nascondono.
- Si, esattamente.
La sapienza è della mente.
La saggezza è del cuore.
Colui che sa non necessariamente corrisponde a colui che sente.
Se le due cose coincidono si realizza il sodalizio perfetto. Mario Bucci

Vorrei ancora farti molte domande, sei una persona che ha molto da dire, con te si apre l’anima. In realtà i tuoi bassifondi sono la ricerca continua di se stessi, per evolversi, per cambiare, aggiungerei che si cambia con l’amore. Sicuramente un modo di dire, ma che nessuno applica. Non vorrei che fosse un utopia, fino ad ora lo è, ma scrittori come te, ci fanno capire che nulla è perso, nel senso che abbiamo la speranza, un giorno di ritrovarci nella massima introspezione.

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All’inizio non siamo né padroni né tantomeno coscienti di ciò che ci accade.
Pensiamo che gli eventi della vita ci capitino per caso e che dobbiamo essere saggi da poterli sfruttare in maniera positiva.
In parte è vero: l’inconscio accade. Esso non ci spiega come si svolgerà la nostra esistenza o come dovremmo comportarci rispetto a essa. L’inconscio è. Ci proietta all’esterno ciò che avviene nei meandri più remoti della nostra Coscienza.
In maniera ovattata, naturalmente: se il riflesso fosse proporzionato all’oggetto riflettuto, probabilmente verremmo spazzati via in un limbo che ci renderebbe catatonici.
Mentre all’esterno un tizio che ci taglia la strada ci stizzisce, all’interno accadono battaglie epiche che ricordano le antiche guerre tra dei e titani.
Dalle viscere della Terra, il Diavolo emette un urlo terrificante e alla soglia della consapevolezza giunge un sospiro. Il nostro scopo consiste nel decriptare questo sospiro.
Alcuni, i più coraggiosi, seguono l’eco per scoprirne l’origine, ben consci che una volta andati, torneranno sconvolgentemente cambiati. Mario Bucci

Scopriamo chi siamo, i nostri fantasmi, le nostre paure, le nostre maschere, da dove veniamo, perché?
Rain, In Your Black Eyes. Ezio Bosso, musiche che sconvolgono, che scavano, un pò disperate, un pò come tutti noi. Odio, amore, gioia, dolore, Scriviamo, componiamo e leggiamo questo scrittore che promette molto. Mario Bucci
Nel silenzio parla la mente.
Nella preghiera parla il cuore.
Nella contemplazione parla l’anima.
Mario Bucci
21 aprile 2023. Articolo di Marina donnarumma