MonJF _ Monfrà Jazz Fest 2023 – VI edizione 

Let’s smile: Il tema della VI Edizione 

Per far ridere basta poco: uno scherzo, una figuraccia, il solletico; sorridere è invece un qualcosa di silenzioso che coinvolge fisicamente la bocca e gli occhi. Non si p iluò meccanicamente o chimicamente far sorridere perché il sorriso viene dal cuore. Ed è al cuore della persona che dobbiamo parlare per farla sorridere con parole semplici ma intense e vere. Questo è il compito che si è dato il MonJF lasciando una cartolina indelebile nel cuore del pubblico che parteciperà attraverso la musica e il paesaggio.  Perché è tempo di sorridere al presente e al futuro. Sorridere rilassa e dona una sensazione di benessere generale. Sorridere aumenta l’autostima, ci fa sentire più sicuri di noi stessi, influenzando il modo in cui ci rapportiamo con gli altri e creando un ponte verso gli altri. In pieno spirito Jazz sorridere diventerà un ponte di condivisione e espressione di libertà, coesione e partecipazione.  

Ima Ganora – Presidente Le Muse Accademia Europea d’Arte

JAZZ TAKE THE GREEN

MonJF il racconto green di un territorio: cambiare paradigma per realizzare un futuro sostenibile

Il Fest ha per protagonista il Jazz, non soltanto come stile musicale, ma come stile di vita e fruizione. Espressione di libertà e libertà di espressione, musica corale e collettiva, linguaggio universale che si esprime in forma libera rispettando diversità e ricchezze altrui.  Fin dalla sua nascita il Fest si è proposto di valorizzare il Monferrato – Patrimonio UNESCO – determinando intrecci virtuosi fra jazz, prodotti locali di qualità e forme organizzative sostenibili in sintonia con l’ambiente. Non ultima l’esigenza di coinvolgere attivamente i giovani, sia come pubblico che come attori dell’evento nel racconto di un paesaggio e della sostenibilità di un territorio da tutti i punti di vista, per celebrare in musica le idee e i valori di libertà, solidarietà e partecipazione.

Ora Monfrà Jazz Fest 2023 vuole dimostrare che la cultura deve sapere farsi carico della tutela del pianeta, dell’ambiente, della biodiversità, dell’equità e del rapporto con il territorio. Vuole testimoniare che un cambiamento è urgente e possibile. Del resto il jazz è la musica per eccellenza del cambiamento e si sposa perfettamente con questa istanza e il MonJF ha sempre puntato sulla valorizzazione dell’ambiente con concerti e appuntamenti perfettamente integrati con la natura, come quelli all’eremo di Moncucco e all’imbarcadero del Po, che fanno parte ormai della sua storia. Appuntamenti che dal 2023 sono destinati ad aumentare come ha testimoniato l’anteprima al Festival delle Orchidee di Pecetto di Valenza che testimonia anche un riuscito sodalizio con il Parco del Po piemontese che caratterizzerà tutta questa edizione. 

Bisogna inoltre ricordare che dal 2021 il Monfrà Jazz Fest ha sposato la causa Green, grazie alla sinergia tra l’associazione I-Jazz e la fondazione Ecosistemi, un atto che consolida ancora di più il suo radicale attaccamento a un territorio e a un paesaggio da preservare. Gli aderenti a Jazz Takes The Green si sono dati l’obiettivo di favorire la riconversione dei festival jazz da eventi ad alto impatto ambientale a eventi Green, grazie all’adozione dei Criteri Ambientali Minimi (CAM) elaborati nell’ambito del Progetto GreenFEST – Green Festivals and Events through Sustainable Tenders ed elencati in una apposita Check List. Fra i criteri ambientali “di base” figurano: riduzione del consumo di risorse naturali, mobilità sostenibile, riduzione dei consumi energetici, gestione rifiuti, eliminazione dell’uso della plastica, utilizzo di allestimenti scenici creati con materiali ecocompatibili e la scelta delle location in cui si svolgono i festival. Compito degli aderenti sarà anche quello di rendicontare gli impatti ambientali e sociali dei festival.

Oltre ad adottare questi accorgimenti, il Fest adotterà alcune misure concrete e peculiari sia per responsabilizzare ed educare sul tema della sensibilità ambientale i propri spettatori, sia per ridurre ulteriormente il proprio impatto ambientale, un compito assolto grazie al contributo del Parco del Po e di diverse associazioni ed Enti nazionali e locali.

Le principali iniziative Green del Festival 

BICCHIERE AMICO GREEN
Al festival si useranno i bicchieri amico green: riutilizzabili, lavabili e riciclabili al 100% e per i quali verrà richiesta la cauzione. L’intero ricavato della somma maturata dai bicchieri non resi andrà̀ a confluire nel progetto Foresta condivisa con l’obiettivo di piantare almeno 100 alberi. Inoltre sarà sperimentata una tecnica di nudget attraverso la infografica stampata sul bicchiere, con il duplice scopo di raccogliere fondi sia direttamente (attraverso la cauzione) sia indirettamente (invitando a fare una donazione personale). Il bicchiere attraverso un QRcode rimanderà anche al “Vademecum Green”, una raccolta di consigli, informazioni e buone pratiche per piccoli gesti quotidiani di sostenibilità̀.

ACQUA GRATUITA
Ai partecipanti alle attività̀ del festival verrà inoltre offerta acqua gratuita, un gesto di ospitalità̀ ed accoglienza, oltre che di inclusione e di benessere. In questo caso è anche un esempio di scelta consapevole perché le bottiglie d’acqua sono realizzate con l’89% di materiali di origine vegetale. Il tappo è fatto interamente di canna da zucchero e il cartone è certificato FSC. Insieme che assicura una bassa emissione di anidride carbonica. Il vantaggio è che, a differenza delle bottiglie d’acqua in plastica, questo imballaggio non contiene alcun residuo deposito. Inoltre con l’acquisto delle bottiglie d’acqua in cartone vengono automaticamente sostenute le associazioni di beneficenza di EARTH Water, la quale dona il 100% dei suoi profitti netti per finanziare progetti idrici nelle aree del mondo in cui è maggiormente necessario. L’obiettivo è di fornire a un milione di bambini acqua potabile entro il 2023.

DESIGN FOR ALL
In stretta sinergia con gli enti gestori dei luoghi culturali e delle risorse naturali e paesaggistiche, le attività proposte saranno organizzate con particolare attenzione alla fruibilità da parte di persone con disabilità motorie o sensoriali. I luoghi che presentano barriere architettoniche sono resi accessibili da rampe d’entrata oppure consentendo l’ingresso alle automobili per il trasporto di passeggeri in sedia rotelle o con difficoltà motorie nel caso degli eventi svolti in contesti naturali. 

FORESTA CONDIVISA

Sarà il nuovo “merchandising” del festival, che chiederà̀ ai partecipanti di collaborare alla realizzazione della Foresta con la partecipazione di € 20 per ciascun albero piantato. Ogni nuovo albero corrisponderà̀ a 10 mq di terreno per garantirne l’attecchimento, la crescita e la cura.

ORCHIDEE, FARFALLE E RONDONI

Alcuni appuntamenti del festival andranno a supportare direttamente le attività degli enti locali che si occupano della salvaguardia degli aspetti più peculiari del territorio.  E’ il caso delprogetto “LIFEOrchids Custodi di orchidee” che ha la sua espressione nel Festival delle Orchidee a Pecetto di Valenza realizzato in collaborazione con il Parco del Po piemontese.  Il Progetto ha come obbiettivo di arrestare la perdita di biodiversità contribuendo all’attuazione della rete Natura 2000 delle aree protette a cui l’Ente Parco del Po Piemontese aveva aderito. Un obiettivo che si ottiene anche fermando l’attuale declino di orchidee spontanee, specie tipica delle praterie  

Altro progetto sostenuto dal festival è quello per la salvaguardia delle Farfalle promosso dal Progetto di Citizen Science attraverso una giornata divulgativa da trascorrere tra incontri con esperti, attività per bambini per proporre ai partecipanti del Festival una esperienza di Citizen Science, utilizzando la “Guida di campo” finanziata dal progetto pilota europeo ABLE (Assessing Butterflies in Europe) guidati dal personale del parco del Po. Le iniziative rientrano nel Butterfly Monitoring Scheme, rete europea di volontari che contribuiscono al monitoraggio e alla conservazione delle farfalle. L’attività̀ di monitoraggio si svolge in collaborazione con Legambiente e con il supporto e validazione scientifica dell’Università̀ di Torino. Attraverso il progetto “A scuola di Farfalle” promosso dal Parco del Po, dal Comune di Casale Monferrato e dalla Compagnia di San Paolo, si è creato un nutrito gruppo di appassionati che supportano il progetto sul Lungo Po casalese.

Ma il MonJF si occuperà anche di Rondoni con una serata alla scoperta di questa specie e della loro straordinaria vitapoco salvaguardata, in collaborazione con il Parco del Po piemontese, la Città di Casale Monferrato e il progetto “Monumenti vivi”. Sarà proposta una passeggiata naturale/architettonica alla scoperta del Rondone e del suo fragile habitat di nidificazione: la città. Il progetto vuole anche sensibilizzare i proprietari e i progettisti a prestare attenzione durante gli interventi di ristrutturazione degli edifici, eventualmente anche con il supporto di esperti in grado di suggerire possibili soluzioni per salvaguardare i nidi dei rondoni.

LE IMMAGINI DELLA BIODIVERSITÀ 

BIO CULTURAL HERITAGE: Storie di uomini e paesi, natura e paesaggio, per un futuro che abbia memoria.
Il patrimonio bioculturale è un complesso sistema di parti interdipendenti incentrato sulla relazione tra le popolazioni indigene e il loro ambiente naturale. Il Fest rende evidente questo concetto come partner di una mostra fotografica che mette in relazione il concetto generale di Biocultural Heritage rispetto al territorio del Monferrato. I temi trattati saranno: “Un Po tra cielo e terra”  di Carlo Lenti, “Quando in Monferrato c’erano i rinoceronti” di Ennio Lavè, “Orchidee selvatiche: fragile bellezza salutare” di Lorenzo Dotti, “Piemonti Parchi, 40 anni di divulgazione scientifica”. 

Il progetto è in collaborazione con: Parco del Po Piemontese, LIFE Orchids, Piemonte Parchi ed eBMS.

IL PROGRAMMA

ANTEPRIME

22 aprile  PECETTO DI VALENZA FESTIVAL DELLE ORCHIDEE

ore 16– Concerto Gandin Furia Duo 

Ingresso gratuito (GIA’ EFFETTUATO)

6 giugno  CASALE M.TO

INTERNATIONAL SWIFT BIRD

ore 21 Passeggiata Monumenti Vivi e Rondoni a cura del Parco del Po Piemontese

Ingresso gratuito

15 giugno  BirreriaMoonfrà CASALE M.TO  

DEGUSTAZIONE IN JAZZ

ore 21  PRIMA ASSOLUTA Camilla Baraggia 4et Concerto di presentazione nuovo EP
Ingresso gratuito 

16 giugno Castello CASALE M.TO

BIOCULTURAL HERITAGE: Storie di uomini e paesi, natura e paesaggio, per un futuro che abbia memoria.

ore 18Inaugurazione mostre in collaborazione con Parco del Po, LIFE Orchids, Piemonte Parchi

Ingresso gratuito

18 giugno ODALENGO GRANDE 

CONCERTO NEL BOSCO 

ore 17  Eremo in Jazz, Alpaca Trio

A seguire merenda sinoira a cura della Pro Loco di Odalengo Grande  

Ingresso a pagamento

MAIN CONCERT SANTA CROCE – CASALE 

21 giugno –  FESTA DELLA MUSICA 

ore 21 – Maratona Musicale
Le Muse – Allievi, Insegnanti, Cori, Band con la partecipazione di Paolo Bonfanti e del San Bartolomeo Gospel Choir diretto da Gianfranco Raffaldi 

Ingresso gratuito  

22 giugno –  COMPLEANNO UNESCO

ore 21 – PRIMA ASSOLUTA

JASMINE Trio – Max de Aloe, Jesper Bodilsen, Mike del Ferro

ore 22 

Trio BOBO Faso, Alessio Menconi, Christian Meyer, 

Ingresso a pagamento

23 giugno –  PERCORSI JAZZ

ore 21 – Sergio Caputo trio “40° di sabato italiano”
In bilico tra jazz e pop, Italia, Francia e Californiaore 22.30 – Lisa Manara Trio “Urlo dell’africanità”

in collaborazione con  Jazz Around

Ingresso a pagamento 

IMBARCADERO LUNGO PO Casale Monferrato

25 giugno –  PERCORSI JAZZ

ingresso a pagamento per i concerti 

ore 7 – Alba sul Po

colazione monferrina a cura associazione Amici del Po

ore 8 – Giovanni di Carlo trio 

concerto in gemellaggio con Borgo in Jazz

ore 10 – In barca sul Po a cura associazione Amici del Po 

ore 11-  Alla scoperta delle farfalle a cura Parco del Po piemontese

ore 16 – Esplora la Foresta a cura Parco del Po piemontese

ore 17 – Fiabe in Jazz: Scopriamo la natura in musica – Musicanto – Laboratorio per bambini dai 3 ai 7 anni condotto da Giulia Motta, in collaborazione con Biblioteca delle ragazze e dei ragazzi Emanuele Luzzati di Casale Monferrato e Parco del Po Piemontese.

ore 19,30 – Tramonto sul Po PRIMA ASSOLUTA

Funamboli: Circo e Jazz in acrobatici equilibri Giorgio Bertolotti e Max De Aloe

Produzione Le Muse
Ingresso Gratuito- Merenda sinoira a cura associazione Amici del Po

CASTELLO DEL MONFERRATO – Casale Monferrato

16-25  giugnoMostre fotografiche 

Manica Lunga del Castello 

  • Smile a cura dell’associazione Italiana Fotografi di Jazz
  • Biocultural Heritage a cura del Parco del Po 

Ingresso gratuito

21 giugno  – MonJF Young

ore 17 – Fiabe in Jazz: Gli uccelli a tempo di musica.

Musicanto – Laboratorio per bambini dai 3 ai 7 anni condotto da Giulia Motta, in collaborazione con Biblioteca delle ragazze e dei ragazzi Emanuele Luzzati di Casale Monferrato. 

23 giugno – MonJF Young

ore 17 – Fiabe in Jazz: Gli uccelli a tempo di musica. REPLICA 

Ingresso gratuito su prenotazione tel. 0142-444302-444308.

PALAZZO VITTA Casale Monferrato



17 giugno 
–  Campus
Ingresso a pagamento
ore 9.30 – IMPROVVISA CHE TI PASSA!

Laboratorio di improvvisazione libera e composizione estemporanea, condotto da Gabriele Guglielmi.

23  giugno –  MonJF Young
Ingresso gratuito

ore 16 – Tutti quanti voglion fare il jazz!

Laboratorio musicale per bambini e ragazzi dagli 8 anni di età condotto da Gabriele Guglielmi

24 giugno  – Campus
Ingresso gratuito

ore 16 –Taste the swingManuale per aspiranti Lindy Hoppers
a cura di The Kitchen Swing

Casale Centro Storico

24 giugno –  Campus
ore 18 –Flash Swing Mob

invasione di Lindy Hoppers in piazza Mazzini 

Ingresso gratuito

a cura di The Kitchen Swing

24 giugno –  Passeggiate musicali

ore 18.30 Jazz in Piazza
artisti in via di definizione

Ingresso gratuito

Off MonJF

29 giugno  –  DEGUSTAZIONE IN JAZZ

Birreria Moonfrà Via Visconti 9 CASALE M.TO  

ore 21Jazz in birreria Tania Furia Alberto Gandin duo

ingresso gratuito

20 luglio  –  DEGUSTAZIONE IN JAZZ

Birreria Moonfrà Via Visconti 9  CASALE M.TO  

ore 21Jazz in birreria Smokey Notes 

ingresso gratuito

MonJF 2023 _ On the Unesco Road

MAIN CONCERT

11 agosto – Concerto cartolina

SERRALUNGA DI CREA 

ore 21 – Santuario di Crea

Valerio Signetto trio “Plays Paul Desmond”

ore 18 – visita guidata al Sacro Monte di Crea a cura del Ente Gestione Sacri Monti – Riserva Sacro Monte di Crea

ore 20 – cena gourmet e degustazioni di vino a cura del Ristorante di Crea

Ingresso gratuito al concerto e visite guidate 

12 agosto – Concerti cartolina

Cantavenna di GABIANO 

ore 21 – Cantavenna di Gabiano, Belvedere di San Luigi

Malazur trio “Sogni ad occhi aperti”

ore 17 – visita guidata al Bosco Vetusto a cura del Parco del Po piemontese

ore 20 – merenda sinoira a cura di I Love Cantavenna

Ingresso gratuito al concerto e visite guidate 

13 agosto –  Concerto cartolina
 
Piancerreto di Cerrina, MOMBELLO 

ore 18Piancerreto, parco della Casa di Armand Gatti 

Concerto in giardino
Scagliarini – Lombardo Blues Duo “Soundset Blues”

ore 16 – visite guidate alla casa museo di Armand Gatti – “Casa di Letizia” Mostra Alla Casa del Poeta
ore 19.30 – merenda sinoira a cura della Pro Loco di Piancerreto

Ingresso gratuito al concerto e visite guidate 

ore 21.30 –Concerto degustazione 

MOMBELLO,La cantinetta resort, via Roma 64

IL CANTO DELLA FENICE Sulle tracce di Jeanne Lee

Gabriele Guglielmi, Paolo Maggiora, Silvia Ferraris 

ore 20.00 – degustazioni di vino a cura della Cantinetta resort

Ingresso gratuito al concerto e visite guidate 

14 agosto Concerto cartolina 

GABIANO, Varengo, piazza principale

ore 21 – Le Scat Noir Jazz Vocal Trio

ore 19 – visita guidata alla Chiesa di Sant’Eusebio

ore 20 – merenda sinoira a cura della Pro Loco di Gabiano

Ingresso gratuito al concerto e visite guidate 

15 agosto   Concerto degustazione 

CASALE M.TO  

ore 21 – Birreria Moonfrà, via Visconti 9

Jazz in birreria Bossa & Jazz, Fabiana Rosa e Sandro Martinotti duo

FOCUS WINE & SPIRIT

30 agosto – Concerto degustazione

CASALE M.TO  

ore 21 – Moonfrà via Visconti 9

Jazz in birreria Parodi / Ferrarazzo duo

1 settembre –  Concerto degustazione

ALTAVILLA MONFERRATO ingresso a pagamento 

ore 21.30 – Mazzetti d’Altavilla Viale Unità d’Italia 2
Jazz & Spirit  – PRIMA ASSOLUTA Le Bohémiens 

ore 19 – visite guidate alla distilleria

ore 20 – cena degustazione a Cura di Materia Prima

Ingresso gratuito al concerto e visite guidate 

3  settembre  –  Concerto degustazione

SALA MONFERRATO 

ore 11 – Marco Botto Vini 

Jazz in Vigna – Le Moirettes vintage vocal  trio 

Tarda colazione con degustazione vini.

A seguire possibilità di passeggiate per le vigne e big bench

Ingresso a pagamento

8 settembre –  Concerto degustazione

CASALE MONFERRATO 

ore 21 – Moonfrà vi Visconti 9
Jazz in Birreria – Le Muse trio + guest

9 settembre  –  Festa di chiusura

CASALE MONFERRATO 

ore 21 – Distilleria Magnoberta Strada Asti 6
Jazz in DistilleriaLet’s dance – Kitchen Swing Band

Ingresso a pagamento

Il presente programma potrà subire delle modifiche e integrazioni fino alla sua pubblicazione ufficiale.

Gli imperdibili 

TRIO BOBO 22 giugno

Faso (basso) Menconi (chitarra) Meyer (batteria)

Il Trio Bobo nasce nel 2002 dall’esigenza di Faso e Christian Meyer, funambolica sezione ritmica di Elio e le Storie Tese, di misurarsi con generi musicali che nella band “madre” difficilmente vengono approfonditi, nella fattispecie la musica di derivazione africana, il jazz e la fusion.

Dopo l’esperienza con alcuni quartetti e quintetti con fiati e pianoforte, fra cui la Little Big Band e gli Energia Pura, con cui si esibiscono facendo cover nei locali, i due decidono di optare per una situazione più snella: è in questo frangente che Christian Meyer assiste a un concerto in cui suona il chitarrista Alessio Menconi, apprezzandone le qualità e proponendogli di provare a suonare insieme.

Menconi, che nonostante la giovane età vanta collaborazioni di livello internazionale, tra le quali spicca la realizzazione di quattro album con Paolo Conte (con il quale prende parte anche a diversi tour europei), si rivela il profilo perfetto per completare il trio, essendo sia un esecutore puntiglioso che un musicista in grado di improvvisare ad alti livelli.

Dopo un periodo passato a fare cover, il gruppo inizia a comporre materiale proprio e giunge nel 2005 alla registrazione del primo album omonimo, che crea immediato interesse nell’ambito jazz nazionale.

Nonostante i numerosi impegni dei singoli membri, in primo luogo l’intensa attività live di Elio e le Storie Tese, il Trio Bobo rimane attivo, mantenendo lo spirito giocoso ed esuberante che caratterizza le personalità dei suoi membri, con un’intensa attività live nei locali di tutta Italia, con qualche sporadica sortita oltre confine e giunge nel 2016 al secondo album, Pepper Games, con cui consolida il proprio suono fatto di groove africano, suoni latini e un’impronta marcatamente jazz/rock.

Nel 2019, a seguito dello scioglimento di EelST, il Trio entra a far parte della Hukapan Management, di proprietà degli stessi EelST e mette in cantiere il terzo album con la presenza di ospiti quali Stefano Bollani al piano e la cantante indiana Varijashree Venugopal: l’album vedrà la luce nell’ottobre dello stesso anno e si intitolerà “Sensurround”. Grazie all’interesse di una major come Universal, che li porterà finalmente a coronare il loro sogno e a vedere il loro disco stampato e distribuito da una delle più importanti etichette di genere: Decca/Universal, il Trio Bobo è pronto per affrontare il mondo!

PRIMA ASSOLUTA

JASMINE TRIO De Aloe, Jesper Bodilsen, Mike del Ferro  22 giugno

Max De Aloe è considerato dalla stampa specializzata tra i più attivi armonicisti jazz in Europa e annovera nel suo curriculum prestigiose collaborazioni in sala di registrazione e/o dal vivo con musicisti del calibro di Kurt Rosenwinkel, Adam Nussbaum, Paul Wertico, Bill Carrothers, John Helliwell dei Supertramp, Eliot Zigmund, Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu, Michel Godard, Jesper Bodilsen, Enrico Rava, Niklas Winter, Mike Melillo, Don Friedman, Garrison Fewell, Dudu Manhenga, Bruno De Filippi, Franco Cerri, Renato Sellani, Gianni Coscia, Gianni Basso, Dado Moroni e molti altri. Ha circa cinquanta CD al suo attivo, di cui 15 come leader ma anche spettacoli in solo, realizzazioni di colonne sonore per spettacoli teatrali e documentari, oltre a collaborazioni con poeti, scrittori e registi. Tra i tanti da annoverare Lella Costa, Marco Baliani, Giovanni Veronesi, Oliviero Beha, Paolo Nori, Giuseppe Conte, ecc. Si è esibito in festival e prestigiose rassegne in diversi Paesi tra cui, Sud Africa, Zimbabwe, Mozambico, Madagascar, Brasile, Cina, Hong Kong e in tutta Europa.
In ambito pop ha collaborato con Mauro Pagani e Massimo Ranieri. Ha vinto negli ultimi cinque anni il Jazz It Awards indetto dalla rivista Jazzit come migliore musicista italiano del 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018 nella categoria riservata agli strumenti vari (viola, violoncello, armonica, banjo, arpa, mandolino. ecc.). Ed è vincitore del premio Orpheus Awards 2015 con il CD Borderline per la sezione jazz. In ambito televisivo è stato ospite nel 2014 nel live show del sabato sera di Rai Uno al fianco di Massimo Ranieri e nello stesso anno è stato l’alter ego musicale di Federico Buffa nelle dieci puntate di Federico Buffa racconta storie mondiali per Sky Sport e Sky Arte. Nel giugno 2018 si è esibito con Massimo Ranieri allo Stadio San Paolo di Napoli per l’evento musicale dell’anno che ha riunito diverse star italiane per PINO E’, tributo a Pino Daniele in diretta televisiva su RaiUNO. Divide la sua attività professionale tra quella concertistica e quella didattica. Si è laureato nel 1993 all’Università Statale di Milano con una tesi in sociologia della musica dal titolo La musica leggera come consumo e aggregazione giovanile e per una decina di anni ha realizzato per alcune testate giornalistiche articoli rivolti alla critica musicale e ai rapporti tra i giovani e la musica. E’ fondatore e direttore dal 1995 del Centro Espressione Musicale di Gallarate, dove insegna tecnica d’improvvisazione jazz, fisarmonica e armonica cromatica. Ha tenuto delle lezioni di tecnica di improvvisazione all’Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo del Teatro alla Scala di Milano e ha tenuto lezioni di Sociologia del turismo legate ai fenomeni musicali presso l’Università Statale Bicocca di Milano. La prestigiosa casa editrice americana SHER MUSIC ha edito nel 2012 il suo metodo didattico Method for Chromatic Harmonica, con presentazione, tra i tanti, di Toots Thielemans. Riedito nel 2013 in Italia dalla Volontè e Co. Per la stessa casa editrice italiana ha realizzato nel 2015 un nuovo metodo didattico dal titolo Suona l’armonica.  E’ stato ideatore e direttore artistico del Gallarate Jazz Festival per tredici edizioni ed è attualmente direttore artistico di Mutamenti, festival musicale che ha come scenario i Castelli e luoghi d’arte della provincia di Massa Carrara. Dal 2018 dirige l’etichetta discografica Barnum For Art.

Mike del Ferro International Award winning pianist and composer Mike del Ferro was born in Amsterdam. His father was Leonard del Ferro, an opera singer who sang and recorded with Maria Callas and Leonard Bernstein. He started studying classical piano at the age of nine and after falling in love with jazz he pursued his studies to received a Master in Contemporary Music at the Amsterdam Conservatory. In 1989 he won First Prize at the Rotterdam Jazz Piano Competition, the Soloist Prize at the Europe Jazz Contest in Brussels and First Prize at the Karlovy Vary Jazz contest, studying composition and arrangements with Bob Brookmeyer at the Musikhochschule in Cologne, Germany. In 1995 Mike was appointed on the faculty of the Royal Conservatory in Gent, Belgium where he taught jazz piano until 1997. His reputation as a soloist, accompanist, composer and arranger has led to performances and recordings with musicians such as Toots Thielemans, Branford Marsalis, Jack DeJohnette, Randy Brecker, Oscar Castro Neves, Deborah Brown, Erik Truffaz, Jorge Rossy, Scott Hamilton, Richard Galliano, and many others. He has released more then 20 albums under his own name and he has appeared as a sideman on many albums in different genres from Dixieland to Salsa.

Mike has travelled the world extensively (so far 117 countries), searching for collaborations with musicians from cultures quite different to his own, and the musical results have been eye-opening, building musical bridges between cultures not normally within reach of each other. He has managed to combine elements of the revered canons of Western music interspersed with the audacity of Jazz improvisation, and paying tribute to the ancient structures of Asian, South American and African traditional music. Mike has signed with Challenge Records for a series of 10 CDs named “songs inspired by wandering the globe”, taken from collaborations with musicians all over the world. The first trio CD “the Journey” was released  in the spring of 2012, and the second album, “Impressions of Brazil” was released in August 2013, featuring Vocalist / Guitarist Ceumar from Brazil. The 3rd Album in this Series, “the Johannesburg Sessions” was released in april 2015, and in 2016 Mike recorded the 4th Album: “Italian Opera meets Jazz” with the Grammy Award winning Metropole Orchestra and Soprano Claron McFadden. In 2019 the 5th Album “From one language to another’ was released, featuring the phenomenal Belgian/French vocalist David Linx.All the albums in this series were nominated for the Edison, the Dutch Grammy award. Mike currently also teaches at the Royal Conservatory in Groningen. 

Jesper Boldisen The Danish bass player, composer, producer and educator Jesper Bodilsen was born January 5th 1970 in Haslev, Denmark.  As 3 a year old he moved to Silkeborg with his parents and older brother and there he stayed until he was 18 years old. No one in his family were playing music. But as a 8 year old kid he found an old trumpet at the loft of his grand parents farm and he was immediately interested in trying to make music with the old horn. At the age of 10 he was admitted as a member of the school brass band there he learned to play the cornet and read music. In 1984 Jesper got his first bass – an electric bass –  and one year later he joined a pop/funk band and played his first professional gig short after. He was admitted at the Royal Academy of Music in Aarhus, Denmark in 1991 where he studied for 5 years and ended up with a Diploma degree in June 1997. The same year as he received The Memorial Bursary of Edward Eriksen and was hired to teach at the academy. While studying at the school in Aarhus Bodilsen also worked as a professional musician. In June 1994 he was asked to perform at two All Star Concerts at the Riverboat Jazz Festival together with American drummer Ed Thigpen and pianist Duke Jordan. These concerts was a kind of breakthrough for Bodilsen and in the years to come he was peforming with other great jazz artists like James Moody, Benny Golson, Lee Konitz, Tom Harrell, Joe Lovano, Horace Parlan, Jimmy Heath and Phil Woods. Often at the legendary jazz club BENT J in Aarhus. In 1995 Bodilsen moved to Copenhagen and he was immediately asked to join the Erling Kroner Dream Quartet. He was touring with different Aarhus and Copenhagen based bands in the years to come when he in 1997 met Ed Thigpen again. Ed Thigpen wanted him in his trio and together with pianist Carsten Dahl the trio recorded their first album “It´s Entertainment” in 1998. The album was nominated for a Danish Grammy and won the JazzSpecial Prize “Album Of The Year”. Bodilsen was playing and recording with Thigpen until 2010 – a collaboration that lasted 13 years and the music is well documented on 6 album releases. Jesper Bodilsen has always been interested in producing music, finding interesting musicians to perform with and create new constellations. He has been a co-producer for Danish vocalist Katrine Madsen for more than a decade but in 1999 he started his first band “Scandinavian Summit”. They recorded 2 albums and did tours in Europe, SE Asia, China and Australia. He started his own music production company in 2002 and until now he has produced more than 15 albums, recorded and performed with many great artists. In 1998, 2002 and 2004 Bodilsen was asked to perform at the prestigious Jazzpar Prize concerts and in 2002 the prize winner was italian trumpet player Enrico Rava. Bodilsen did 4 concerts with Rava, Stefano Bollani, Gianlucca Petrella, John Abercrombie and Morten Lund and after the final concert in Copenhagen he asked Bollani and Lund if they would be interested in playing together again. One year later they did the first trio tour and their first recording for Stunt Records “Mi ritorni in mente”. The first issue of this trio album was released as Jesper Bodilsen.  Trio. In 2004 Bodilsen was awarded with the Django d’Or Prize as “Performer of the Year” and that same year the trio recorded their second album “Gleda”. The album was no. 4 on the Italian Jazz Charts in 2005 and nominated for an Australian Bell Award 2006.

From the start the trio was touring around Europe playing clubs and festivals like the Umbria Jazz festival, Copenhagen Jazz Festival and the legendary Birdland in New York. After “Gleda” they recorded with singer Katrine Madsen. The album is called “Close To You” and was nominated for a Danish Music Award as “Best Vocal Jazz Album”. The album “Stone In The Water” was acclaimed the best trio recording of 2009 by several jazz magazines around the world. Two of the songs on the album was composed by Bodilsen and that same year he went in the studio with Swedish guitarist Ulf Wakenius, Peter Asplund on trumpet and the Finnish vibraphone player Severi Pyysalo to record a new album mainly with his own songs. The album “Short Stories for Dreamers” was released in 2010 and was praised for its calmness and lyrical mood. Recently Bodilsen has also been a part of the succesful TV-shows “Sostiene Bollani”. In the fall of 2011 the trio, with Bollani being the host, did 6 shows brodcasted on the Italian national channel RAI 3.

Besides touring around the world and recording albums Bodilsen has also spent more and more time composing music.
In 2013 his latest album Scenografie was released on the Italian record label Carosello Records.  All his music – displaying his skills as a composer, bandleader, bassplayer and producer. Mixing different moods and nationalities together with the Italians Stefano Bollani, Joe Barbieri, Nico Gori and Paolo Russo and the Swedish Ulf Wakenius and Peter Asplund.
2013 was also The 10 Year Anniversary of the trio Bollani-Bodilsen-Lund. Ten years after the first trio recording they went in the Avatar Studio in New York and recorded a new album for the ECM label inviting the great Bill Frisell and Marc Turner to join in. The album “Joy Inspite of Everything” was released in 2014 and won the prize as album of the year in Italy.
Since Bodilsen left the conservatory in 1997 he has been teaching music throughout his carrier. Many new promising upcoming musicians have had him as a teacher at the Danish conservatories and in 2012 he was elected as chairman of Dansk Jazzmusiker Forening (Danish Jazz Musician´s Association)  an association which works with education for professional improvising musicians. Through masterclasses and courses arranged by DJF, and done by the best musicians and instructors on the international improvising scene, DJF give the Danish musicians the possibility to improve and get inspired. Throughout his career Bodilsen has performed with a lot of great musician from all over the world – musicians like a.o Brad Mehldau, Phil Woods, Tom Harrell, Dino Saluzzi, Enrico Rava, Gregory Porter, Marc Turner, Bill Frisell, James Mody, Benny Golson, Seamus Blake, Duke Jordan, Jeff “Tain” Watts, Paolo Fresu, Joe Calderazzo, Gino Vanelli and Lionel Loueke. He is continuing releasing albums in his own name and the latest ones are with his group Acouspace Plus (2016), with the trio Pieris (2018) and the duo Fellowship (2021). Besides these beautiful projects Bodilsen has also started a collaborating in trio with saxophonist Seamus Blake and drummer Martin Maretti and also toured with American guitarist Peter Bernstein.

Sergio Caputo trio 23 giugno

“UN SABATO ITALIANO SHOW 40” LO SHOW DEL QUARANTENNALE

Sergio Caputo: Chitarra e Voce,  Fabiola Torresi: Basso e Cori, Alessandro Marzi: Batteria e Pianoforte/Tastiera

Per il Monfrà Jazz Fest viene proposto nella formula in trio – con la recente uscita del nuovo EP – ed inserito nel format dei Concerti boutique, un vero e proprio salotto artistico dove il pubblico ha il privilegio di un incontro ravvicinato ed intimo con l’artista.  

Sergio Caputo. Nell’aprile del 1983 esce in Italia con un album anomalo, una musica diversa da tutto ciò che andava di moda in quel periodo, accompagnata da testi altrettanto inusuali. Il titolo dell’album è “Un Sabato Italiano”, interamente scritto e interpretato da Sergio Caputo, un giovane pubblicitario con l’hobby della musica; l’album è un mix di swing e blues che racconta storie di vita vissuta in uno stile letterario ispirato alla poesia moderna e neorealista. Inaspettatamente, pur nella sua stranezza l’album è un successo immediato, e segna per Sergio Caputo l’inizio di una lunga carriera musicale. Pochi avrebbero però immaginato che il suo primo album così “diverso” dalle logiche commerciali dell’epoca sarebbe diventato un classico della musica italiana, capace di scavalcare generazioni e sbarcare ancora attuale nel nuovo millennio, per celebrare il suo quarantennale, amato da un pubblico che in gran parte non era neanche nato quando esso uscì. Ora, dopo 19 album, molte compilations e migliaia di concerti sulle spalle, Sergio Caputo – che oggi vive in Francia dopo una lunga parentesi americana – si appresta a celebrare il quarantennale di “Un Sabato Italiano” con un tour attesissimo da fans vecchi e nuovi.

Il concerto prevede l’esecuzione dal vivo dell’intero album, più gli immancabili hits che lo hanno seguito, come ad esempio “Italiani Mambo”, L’Astronave che arriva”, “il Garibaldi Innamorato” ed altri successi cari al pubblico.

Lisa Manara – 23 giugno 

Nasce a Imola. All’età di 5 anni, grazie alla madre pianista, si avvicina al pianoforte e da quel momento non ha mai smesso di studiare.  Racconta Lisa:“Per anni ho studiato il pianoforte classico ma sentivo che la voce era lo strumento che mi permetteva realmente di esprimere ciò che la musica mi richiamava e di entrare in armonia con le mie emozioni. Quindi, a circa 16 anni, ho cominciato a studiare canto per poi scoprire pian piano la mia personalità artistica”.

Cantante, musicista, autrice e cantautrice, con una forte e solida preparazione di base, è diplomata con il massimo dei voti,in canto jazz al conservatorio Frescobaldi di Ferrara. Suona chitarra e pianoforte.Nnel suo curriculum, nonostante la giovane età, ha già tantissimi concerti e collaborazioni con artisti importanti: Quintorigo, Tommy Emmanuel, Eric Sardinas, Diunna Greenleaf. Nel 2011 partecipa al Talent: “The Voice” of Italy, nella squadra di Riccardo Cocciante e sempre nel 2011 vince il concorso “Donne Jazz & Blues”, che le permette di partecipare ad un workshop sulla voce presso la Venice Voice Academy di Los Angeles. Per un paio di anni (2018/2020) è stata la vocalist di Gianni Morandi nel suo ultimo tour: “D’Amore d’Autore”.

Dotata di una voce meravigliosa, potente, graffiante e con tonalità profonde, Lisa Manara oltre al genere Blues e Pop, sta entrando, pian piano, anche nell’ambiente musicale del Jazz, sta portando in giro il suo progetto musicale: L’Urlo dell’Africanita’, un concerto che si focalizza sulle canzoni di Nina Simone, Miriam Makeba, Cesaria Evora e Fatoumata Diawara, arricchito da sonorità soul, funk ed echi africani, creando un sound moderno, del tutto personale, grazie anche a brani dalle sonorità capoverdiane, sfruttando la forma canzone, che nei concerti viene portata a una dimensione più istintiva e libera. Lisa Manara è un’artista molto conosciuta in Emilia Romagna, Veneto, Toscana e adesso anche in Umbria. A Bologna si può ascoltare spesso in due locali prestigiosi come la Cantina Bentivoglio e il Bravo Caffè. Ha già partecipato, tra i tanti concerti, al Pordenone Blues Festival, al Pistoia Blues, all’Artusi Jazz Festival, al Torrione Jazz Club di Ferrara, Crossroad, al Festival Jazz dell’Emilia Romagna cantandoal Tenda di Modena, a Suoni Controvento, un Festival itinerante molto importante, con concerti in città e paesi dell’Umbria, cantando in Piazza Fiorucci a Pietralunga (PG) e ad Urbino Jazz, esibendosi a Palazzo Ducale.

PRIMA ASSOLUTA 

Funamboli: Circo e Jazz in acrobatici equilibri   25 giugno

Giorgio Bertolotti e Max De Aloe

Produzione Le Muse Accademia Europea d’Arte per MonJF 2023

“Un musicista suona davanti al suo pubblico finchè non viene interrotto da una presenza particolare, un vagabondo, un clochard dal naso rosso…tra i due nascerà un rapporto surreale tra conflitti e improvvisazioni oniriche in un luogo speciale…”

Una produzione site specific per il MonJF che avrà come scenografia naturale il tramonto sul fiume Po dove due arti, jazz e circo, per la prima volta nel panorama nazionale, si mettono in discussione sullo stesso piano compositivo e creativo, letteralmente sospesi come due funamboli in acrobatici equilibri di virtuosismi tecnici ed espressivi. Due artisti geniali e poliedrici, che hanno fatto della tecnica dell’improvvisazione una loro cifra stilistica. Uno spettacolo sorprendente e imprevedibile, dalla tagliente e ironica semplicità. Un dialogo sensoriale a più voci, che riuscirà nel contempo a stimolarci profonde riflessioni e a farci sorridere nello stupore di una rara bellezza. 

Giorgio Bertolotti inizia il suo percorso artistico in terza media, interpretando, nella recita di fine anno, il ruolo da protagonista di “Pinocchio”. Dopo una lunga pausa lontano dal mondo dello spettacolo, inizia un percorso formativo studiando teatro seguendo i metodi di Lecoq poi diplomandosi alla scuola di circo Flic di Torino nel 2006 con specialità monociclo e attore di circo.

Da allora ad oggi, Giorgio, ha partecipato a numerosi spettacoli di circo contemporaneo (Littra, Era sonetto per un clown, Extra_vagante, Absyde Circo Paniko ecc…), è stato cofondatore della compagnia con chapiteau Magdaclan, ha girato in lungo e largo con il suo spettacolo di strada “Unicycle Dream Man” e nel 2015 ha creato lo spettacolo “JURI The Cosmonaut” insieme al regista Petr Forman, progetto unico ed originale all’interno di una cupola geodetica autoportante.

Max De Aloe è considerato dalla stampa specializzata tra i più attivi armonicisti jazz in Europa e annovera nel suo curriculum prestigiose collaborazioni in sala di registrazione e/o dal vivo con musicisti del calibro di Kurt Rosenwinkel, Adam Nussbaum, Paul Wertico, Bill Carrothers, John Helliwell dei Supertramp, Eliot Zigmund, Enrico Pieranunzi, Paolo Fresu, Michel Godard, Jesper Bodilsen, Enrico Rava, Niklas Winter, Mike Melillo, Don Friedman, Garrison Fewell, Dudu Manhenga, Bruno De Filippi, Franco Cerri, Renato Sellani, Gianni Coscia, Gianni Basso, Dado Moroni e molti altri. Ha circa cinquanta CD al suo attivo, di cui 15 come leader ma anche spettacoli in solo, realizzazioni di colonne sonore per spettacoli teatrali e documentari, oltre a collaborazioni con poeti, scrittori e registi. Tra i tanti da annoverare Lella Costa, Marco Baliani, Giovanni Veronesi, Oliviero Beha, Paolo Nori, Giuseppe Conte, ecc. Si è esibito in festival e prestigiose rassegne in diversi Paesi tra cui, Sud Africa, Zimbabwe, Mozambico, Madagascar, Brasile, Cina, Hong Kong e in tutta Europa. In ambito pop ha collaborato con Mauro Pagani e Massimo Ranieri. Ha vinto negli ultimi cinque anni il Jazz It Awards indetto dalla rivista Jazzit come migliore musicista italiano del 2014, 2015, 2016, 2017 e 2018 nella categoria riservata agli strumenti vari (viola, violoncello, armonica, banjo, arpa, mandolino. ecc.). Ed è vincitore del premio Orpheus Awards 2015 con il CD Borderline per la sezione jazz. In ambito televisivo è stato ospite nel 2014 nel live show del sabato sera di Rai Uno al fianco di Massimo Ranieri e nello stesso anno è stato l’alter ego musicale di Federico Buffa nelle dieci puntate di Federico Buffa racconta storie mondiali per Sky Sport e Sky Arte. Nel giugno 2018 si è esibito con Massimo Ranieri allo Stadio San Paolo di Napoli per l’evento musicale dell’anno che ha riunito diverse star italiane per PINO E’, tributo a Pino Daniele in diretta televisiva su RaiUNO. Divide la sua attività professionale tra quella concertistica e quella didattica. Si è laureato nel 1993 all’Università Statale di Milano con una tesi in sociologia della musica dal titolo La musica leggera come consumo e aggregazione giovanile e per una decina di anni ha realizzato per alcune testate giornalistiche articoli rivolti alla critica musicale e ai rapporti tra i giovani e la musica. E’ fondatore e direttore dal 1995 del Centro Espressione Musicale di Gallarate, dove insegna tecnica d’improvvisazione jazz, fisarmonica e armonica cromatica. Ha tenuto delle lezioni di tecnica di improvvisazione all’Accademia d’Arti e Mestieri dello Spettacolo del Teatro alla Scala di Milano e ha tenuto lezioni di Sociologia del turismo legate ai fenomeni musicali presso l’Università Statale Bicocca di Milano. La prestigiosa casa editrice americana SHER MUSIC ha edito nel 2012 il suo metodo didattico Method for Chromatic Harmonica, con presentazione, tra i tanti, di Toots Thielemans. Riedito nel 2013 in Italia dalla Volontè e Co. Per la stessa casa editrice italiana ha realizzato nel 2015 un nuovo metodo didattico dal titolo Suona l’armonica. E’ stato ideatore e direttore artistico del Gallarate Jazz Festival per tredici edizioni ed è attualmente direttore artistico di Mutamenti, festival musicale che ha come scenario i Castelli e luoghi d’arte della provincia di Massa Carrara. Dal 2018 dirige l’etichetta discografica Barnum For Art. 

ALBA SUL PO  25 giugno 

GIOVANNI DI CARLO TRIO

   Giovanni Di Carlo – chitarra    Giulio Scianatico – contrabbasso    Armando Luongo – batteria

 Giovanni Di Carlo trio è un progetto spontaneo che unisce jazz e musica classica, e che pone una particolare attenzione alla melodia e al colore del suono. L’interplay e la coesione fra i musicisti sono senza dubbio tratti distintivi che creano una perfetta alchimia gioiosa, che porta alla condivisione un percorso musicale comune. Il repertorio comprenderà alcuni brani riarrangiati della tradizione jazzistica e altri brani originali di Giovanni Di Carlo del suo ultimo album ” A child’s eyes”.  Un disco di facile ascolto che esula da una definizione stilistica ben precisa. A Child’s Eyes è il brano che con la sua semplicità assoluta sintetizza al meglio questo album nonché questo gruppo.


Giovanni Di Carlo, (4 Giugno 1994, Termoli) è un chitarrista e compositore italiano le cui abilità strumentali e compositive gli hanno permesso di calcare importanti palcoscenici della scena Jazz Europea e non solo.

Conosciuto principalmente per la carriera in trio, nonché per il suo progetto ‘Giovanni Di Carlo quartet’, Giovanni non ha mai smesso di espandere i suoi orizzonti musicali. Ha cominciato a prendere lezioni di chitarra fin da giovanissimo, completando all’età di quindici anni il compimento inferiore di chitarra classica ed ottenendo il diploma di solfeggio al conservatorio “Lorenzo Perosi” di Campobasso. Tuttavia, è solo dopo aver ascoltato una cassetta del chitarrista americano Wes Montgomery, che Giovanni si è innamorato follemente del jazz: da qui, la sua curiosità verso questo genere musicale non ha mai smesso di stimolarlo, studiando approfonditamente artisti del calibro di George Benson, Ella Fitzgerald, Frank Sinatra. In particolare, è per via di quest’ultimo, con il suo capolavoro discografico insieme a A.C. Jobim, che Giovanni si avvicina alla bossanova e alla musica brasiliana. Nel 2010 Giovanni ha partecipato al concorso di chitarra del Toquinho Toro Festival, aggiudicandosi il primo premio. Nel 2013 Giovanni si è trasferito a Bruxelles per frequentare il Conservatorio Reale. Nella capitale belga, si è esibito sin da subito e frequentemente nei club di musica della città, suonando al fianco di importanti musicisti affermati, affiancando molti gruppi internazionali e assorbendo le molteplici influenze musicali. Inoltre, oltre a focalizzarsi sullo studio della chitarra jazz, durante il biennio al Conservatorio Koninklijk di Bruxelles Giovanni ha seguito parallelamente anche corsi di composizione con il Maestro Diederik Wissels, con il quale è nata, al termine del percorso di studi, una collaborazione improntata proprio sulla scrittura della musica.

Nel 2016, Giovanni ha partecipato al prestigioso concorso del the Montreux Jazz Festival, attirando l’attenzione del cantantautore blues Svizzero Philipp Fankhauser, il quale, successivamente, l’ha incluso nella sua band “Unplugged” per vari concerti del suo tour svizzero. Nel 2017, ha partecipato alla registrazione del disco “Take Your Time” del pianista cinese YaMeng Deng, insieme al bassista italiano Federico Pecoraro e il batterista olandese Daniel Jonkers, prodotto dall’etichetta 天弦唱片 (Tianxian).  Nel 2018, Giovanni ha preso parte al concorso internazionale “Sharon Lynne Wilson Center guitar competition” a Brookfield (USA), aggiudicandosi il terzo premio.

Nel 2020, a seguito di un periodo di studio finalizzato alla composizione del suo primo disco, Giovanni ha formato il “Giovanni Di Carlo quartet”, con alcuni dei suoi musicisti preferiti, tra cui Diederik Wissels, Brice Soniano and Lionel Beuvens. Il gruppo ha registrato e pubblicato l’album “A Child’s Eyes”, prodotto dall’etichetta EmmeRecord. Giovanni attualmente risiede in Italia, ma resta particolarmente attivo nella scena musicale belga e olandese, continuando a collaborare incessantemente con musicisti internazionali.

A Giugno 2022 ha partecipato alla registrazione del disco del batterista italiano Armando Luongo, affiancato dal sassofonista americano Matt Chalk, il trombettista belga Jean-Paul Estieveraert, il pianista tunisino Wajdi Rhiai e il contrabbassista francese Basile Rahola.

Il disco, in corso di produzione, verrà pubblicato dall’etichetta Hypnote Rcords.

Tra le tante collaborazioni ricordiamo: Angus Thomas, Stefan Lievestro, Jean-Paul Estievenart, Nicola Andrioli, Andreas Polyzogopoulos, Fabien Degryse, Wajdi Rhiai, Alessio Menconi, Francesca Remigi, Dirk Schreurs, Carlo Nardozza, Peter Hertmans, Daniel Jonkers e molti altri grandi musicisti di fama europea e mondiale.

Giulio Scianatico Classe 1996, ha iniziato l’attività concertistica già all’età di 11 anni. Di solito si esibisce nei jazz club, teatri e festival jazz con piccole formazioni e Big Bands. Ha studiato e collaborato con: Conservatorio “N. Piccinni” Bari, scuola di musica “il Pentagramma” Bari, “Fondazione Siena Jazz”(corso di laurea quinquennale conseguito con il massimo dei voti). Ha preso parte al “Jazz for Amnesty International” al fianco di musicisti di fama internazionale. Nel dicembre 2012 è stato ospite in Rai. Successivamente le sue esibizioni sono state riprese per diversi canali televisivi, e molti sono stati gli articoli di giornale in cui è stato menzionato. Si è esibito in diversi festival jazz come “Peperoncino Jazz Festival 2015”, “Bari in Jazz 2015-2017“, “Festival dei Due Mondi 2016”, ”Festival Locomotive Jazz 2015”, “Policoro in Swing 2015”, “Bari Hi

End 2011-2012-2015 ”, ” Trani in Jazz 2014 “, ”Roma Jazz Festival 2016”, “Altamura Jazz Festival 2017”, “Umbria Jazz 2019”, “Jazz inde Gracht 2019” (Olanda), “JazzMi 2019” etc. Ha partecipato a numerosi workshop, molti dei quali con borsa di studio e per più annualità, tra cui: Tuscia Jazz, Chioggia Jazz workshop, Roma Jazz Workshop, Umbria Jazz Clinics (borsa di studio c/o Berklee College of Music, Boston), Fara Jazz (borsa di studio c/o Collective School, New York).

Grazie all’esperienza americana, durata 3 mesi, e ai workshop frequentati, ha avuto modo di confrontarsi e studiare con musicisti di fama mondiale tra cui: Doug Weiss, Aaron Goldberg, Kurt Rosen- winkel, Peter Bernstein, Greg Hutchinson, David Wong, Rodney Green, Sean Conly, Joe Sanders, Orlando Le Fleming, John Ellis, Dado Moroni, Dario Deidda, Andy Watson, Renato Chicco, Peter Martin, Lage Lund, Josh Ginsburg etc. Vanta collaborazioni con numerosi musicisti di fama internazionale quali: Seamus Blake, Jorge Rossy, Aaron Goldberg, Ali Jackson, Stjepko Gut, Mark Sherman, Thomas Kirkpatrick, Gadi Lehavi, Felix Rossy, Bepi D’Amato, Walter Ricci, Dado Moroni, Giovanni Amato, Daniele Scannapieco, Domenico Sanna, Roberto Tarenzi, Marco Valeri, Adam Pache, Sebastian Merk etc.

Armando Luongo originario di Campagna in provincia di Salerno, inizia la sua carriera musicale a 10 anni. Dopo aver studiato pianoforte e chitarra per alcuni anni, si avvicina allo studio della batteria con il maestro Damiano Zinna. Si diploma in percussioni classiche (5° anno) nel 2007 con il maestro Carlo Di Blasi (Accademia S.Cecilia), nel 2010 si laurea al Conservatorio L.Refice di Frosinone nella facoltà di Jazz sotto la guida del Maestro Ettore Fioravanti e dopo aver vinto una borsa di studio Erasmus per studiare un anno al Conservatoire Royal di Bruxelles con Bruno Castellucci, termina i suoi studi a Den Haag (Olanda) nel Kokinklijk Conservatorium dove studia con Eric Ineke, Joost Patocka, John Ruocco e Stefan Kruger ottenendo il biennio in Jazz Performance nel 2012.

Ha collaborato con diversi artisti di jazz riconosciuti a livello internazionale come: Bob Mover (USA), Dmitry Baevsky (Russia),Champian Fulton, Godwin Louis, Logan Rischarson, Bert Joris, Steve Houben, Bart Defoort (Belgio), John Ruocco (USA), Jean-Louis Rassinfosse (Belgium), Jean-Paul Estievenart, Daniele Scannapieco, Alessio Menconi, Claudio Filippini, Domenico Sanna, Alessandro Presti,Javier Girotto ect

Durante la sua carriera ha ottenuto diversi premi : Premio della giuria con il gruppo romano CCFM al concorso “Antonio Barezzi Live 2008” (Italy), Primo premio con Ipocontrio all’ “European Jazz Contest 2009” a Roma, primo premio con gli Unexpected 4 al “Dinant Jazz Night 2010” in Belgio, finalista con il Vincent Thekal Trio al “Jazz A Vienne 2011” in Francia, secondo premio con Filippo Bianchini Quartet al “Jimmy Woode European Jazz Award 2012″, dove vince il premio come “Miglior batterista”.

Armando vive in Belgio dal 2012 dove è attivo nell’ambito internazionale come sideman in diversi progetti.

Dopo la fine degli studi in conservatorio decide di recarsi ogni anno a New York per migliorare le proprie capacità musicali suonando con musicisti provenienti da tutte le parti del mondo e studiando con i grandi master del jazz come : Kenny Washington, Greg Hutchinson, Ari Hoening, Joe Sanders, Dan Weiss, Joe Farnsworth, Jeff Ballard, Mark Turner,  Rodney Green.

Partner

Con il patrocinio di: Comune di Casale Monferrato;Comune di Cerrina; Comune di Gabiano; Comune di Mombello; Comune di Odalengo Grande; Unione dei Comuni Valcerrina; Ente Gestione Sacri Monti, Riserva Sacro Monte di Crea, LIFEOrchids; eMBS; Piemonte Parchi.

Sponsor: Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria; Krumiri Rossi Portinaro; Distilleria Magnoberta.

Content concert: Mazzetti d’Altavilla; Borgo in Jazz; Birrificio Moonfrà; Ristorante di Crea, I Love Cantavenna; Marco Botto Vini; Pro Loco di Piancerreto; La Cantinetta Resort;  Amici del Po.
Contributor: L’occasione d’Oro; Euroedil 2 srl.
Partner: tecnico Madamò srl.

Partner scientifico: Parco del Po.

Biglietti e abbonamenti

ONLINE 

Abbonamento Early bird: intero €  30, ridotto €  19
Abbonamento 22-25 giugno: intero €  37, ridotto €  22

Abbonamento 22-23 giugno: intero €  29, ridotto €  18

Abbonamento 25 giugno: intero € 8, ridotto €  6

Concerti del  22 e 23 giugno: intero € 18, ridotto €  11

Concerto alba  25 giugno: intero € 5, ridotto €  3

Concerto tramonto  25 giugno: intero € 8, ridotto €  5

Ridotti: under 25 e soci Le Muse.

Prevendita su: www.diyticket.it (diritto di prevendita  € 1,1)

possibilità di pagare con carta di credito o prepagata , oppure prenotare il biglietto e pagare presso punti vendita Mooney.
CALL CENTER 06.0406 Per acquisti, prenotazioni e assistenza

Servizio di assistenza clienti attivo dal lunedi al venerdi dalle ore 9:00 alle ore 13:00 e dalle ore 14:00 alle ore 18:00

Info: http://www.monjazzfest.it