Ho sempre ammirato lo scrittore Emilio Salgari quando ho letto il suo romanzo “I pirati della Malesia” che pur non andando mai in Malesia… mai conosciuto di persona questa Terra l’ha descritta in un modo cosi perfetto che nessun altro, pur conoscendola, l’avrebbe descritta così bene.
Io sono, quindi, convinta che non è necessario che chi ama scrivere deve per forza conoscere i luoghi che descrive perché ci entrano dentro al solo guardarli, li consideriamo familiari per tante ragioni e riusciamo a descriverli con molta facilità.
A me è capitato con la città di Viterbo, mai visitata.
Vi chiederete perché mi attira tanto Viterbo?
Perché dal primo momento che ho sentito parlare di questa città mi sono emozionata… è come se ci fossi vissuta da sempre… è come se, in una vita passata, fossi vissuta nel periodo storico medioevale di cui Viterbo ne conserva un quartiere intatto e unico al mondo.
Infatti sono attratta principalmente dal centro storico e dal quartiere medioevale della città.
Quando vedo le foto delle stradine medioevali del quartiere San Pellegrino è come se ci avessi vissuta… davanti ai miei occhi mi appaiono mercatini ricchi di spezie, verdure, galline che stramazzano, dame, cavalieri, cavalli e perché no!! anche qualche morto stecchito a terra😀🤣
La Piazza che sento più familiare e la cui Fontana anticamente era considerata una delle più belle è Piazza Fontana Grande.
La Fontana è formata da una vasca a croce greca con al centro una colonna che sorregge due tazze sovrapposte con in cima un pinnacolo e posta al di sopra della strada su una gradinata che la circonda.
Questa Fontana, considerata la più bella di Viterbo, ha ispirato molti pittori, poeti e innamorati.
Molto romantico questo antico ritornello toscano che un innamorato dedico’ alla sua ragazza, una vera dichiarazione d’amore in cui dichiara che la sua amata è più bella perfino della facciata del Duomo di Orvieto e della Fontana Grande di Viterbo:

“E sete la più bella mentovata
più che non è di Maggio rosa o fiore
più che non è d’Orvieto la facciata
e di Viterbo la fonte maggiore.”

Allora per stupirci dobbiamo andare a Viterbo, la città che ci porta indietro nel tempo, che ci regala una vera full immersion in un’altra epoca.
Per finire pubblico alcune foto del fotografo viterbese Ezio Cardinali che ci fa ammirare Viterbo come la vede con i suoi occhi e con il suo cuore.